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Nasce la galleria d’arte fotografica on line NFT NO FORMAL THINGS

Nasce on line su piattaforma blogger, la galleria d’arte fotografica NFT NO FORMAL THINGS con le esposizioni fotografiche permanenti di Stefano Donno. Lo spazio sarà periodicamente aggiornato di volta in volta con le ultime produzioni fotografiche dell’autore. Disponibili per la visione già due esposizioni: “Portraits E” dedicato ai personaggi del mainstream nazionale e internazionale appartenenti al mondo dello spettacolo, della cultura, della politica, della musica. Una visione dell’energia, dell’aura che permea e attraversa uomini e donne che hanno fatto del successo la loro ragion di vita. La seconda esposizione ha per titolo “Struttura molecolare del dubbio”, con oltre 50 lavori fotografici di pura cosalità informale, che generano dubbi, incertezze, inquietudini nel loro cercare incessantemente un’identità di senso, in una contemporaneità come la nostra dove tutta la vita è un risolvere problemi e differenti latitudini di complessità.

“Opere digitali, queste di Stefano Donno, non fotografia a sè, di buona fattura, cariche di mistero, articolate creativamente attraverso una baudelairiana sinergia di sensi – i cinque sensi, – e capaci di vivere attimi di mistica assoluta, di intersecare energie e culture sensoriali onnivore. Qui in queste opere digitali, vivono illuminazioni. Anzi vi abitano le illuminazioni che segnano e inseguono lo spazio e il tempo, mantenendo quell’uscita di sicurezza che caratterizza per l’appunto la sua poetica, il suo fare progressivo, e inscrive in una serie di percorsi artistici intrapresi da intraprendenti e culturalmente vivaci artisti cinesi e giapponesi (ad esempio il mio amico scultore Nagatani), queste memorie, questi sogni, questi paesaggi dell’anima. Luoghi fatti di spazi carichi di luce, di movimentazioni magiche.” (Carlo Franza – Il Giornale.it)

“Il concept mistico spirituale evidenzia ma non esaurisce l’aura cinetica di Stefano Donno, che evidenzia da un lato la sua cultura filosofico-mistica, e dall’altra la voglia di sperimentazione avanguardista. Il risultato è decisamente originale e fuori dagli schemi, in equilibrio tra due focus; quello sul movimento e quello sulla luce che trova nel colore rarefatto e sfumato ectoplasmi astratti e nebbie ancestrali d’intenso fascino e corridoi interiori che ci mettono in contatto e risvegliano i nostri chakra di liberazione e la nostra sete di visione” (Donato Di Poce – scrittore, poeta e critico d’arte)

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