NEGRO (UDC): ICO TITO SCHIPA, CONTRATTI PRECARI. SI MUOVA LA GIUNTA REGIONALE

“Cosa pensa di fare la Regione Puglia per la Fondazione Ico Tito Schipa di Lecce? Fino ad oggi nulla si è mosso e la Puglia e il Salento rischiano di perdere una delle istituzioni culturali maggiormente prestigiose e rappresentative del nostro territorio, aggravando la già precaria situazione lavorativa. La Giunta dia attuazione all’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale che ha previsto un idoneo finanziamento per assicurare l’esistenza e la prosecuzione dell’attività dell’orchestra”.

È quanto afferma il presidente del Gruppo regionale Udc Salvatore Negro che torna a spronare la Giunta affinché dia attuazione agli  impegni presi dal Consiglio, su sollecitazione dello stesso Gruppo Udc.

“Condividiamo la denuncia del collega Blasi sui contratti di lavoro che ledono la dignità degli orchestrali e portano indietro nel tempo i lavoratori sul piano dei diritti. Ciò probabilmente non sarebbe accaduto se la Regione fosse stata in campo per svincolare l’orchestra da questi ricatti imprenditoriali e fosse stato attuato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio.  In tal modo si sarebbe potuta risollevare la drammatica situazione della Fondazione Ico Tito Schipa di Lecce, probabilmente figlia di un Dio minore rispetto alla consorella barese Fondazione Petruzzelli. Oggi lo stanziamento di un milione e duecentomila euro previsto dall’Ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale darebbe fiato alla prestigiosa fondazione in attesa di una soluzione definitiva che salvaguardi i livelli occupazionali, garantendo la sopravvivenza e la prosecuzione dell’attività culturale dell’orchestra. A nostro parere continuiamo ad essere convinti dell’opportunità creare un’unica Ico regionale, in modo da  mettere in campo una programmazione artistica sempre più rispondente alle esigenze del territorio ed evitare di mandare a casa decine di professionisti che con la propria arte hanno accreditato la Puglia tra le regioni di cultura di maggiore prestigio a livello internazionale”.