23 Gen 2013
“Non uno di più”. Domani la presentazione del secondo rapporto sulle povertà della Caritas diocesana di Lecce
Appuntamento alle ore 18 presso il cine-teatro dei Salesiani. I dati saranno presentati nell’ambito delle attività dell’“Osservatorio delle povertà e delle risorse” diretto da don Elvi De Magistris. Importanti le sinergie istituzionali e del mondo del volontariato.
Si intitola “Non uno di più” il secondo “rapporto della Caritas diocesana di Lecce su povertà ed esclusione sociale” che sarà presentato domani, giovedì 24 gennaio 2013, alle ore 18 presso il cine-teatro dei Salesiani del capoluogo salentino.
Tra gli obiettivi dello studio, spiegano i curatori, c’è il voler “portare alla luce ciò che spesso è in ombra, rendere visibile il fenomeno della povertà che sfugge alla consapevolezza della gran parte dell’opinione pubblica, in modo che nessuno né nell’ambito ecclesiale, né in quello civile possa trincerarsi dietro una falsa e colpevole ignoranza dei fatti”.
Il secondo report giunge dopo il lavoro cominciato un anno e mezzo fa. “Nel marzo 2011 – continuano i curatori – la Caritas Diocesana di Lecce ha elaborato il progetto dell’ Osservatorio delle povertà e delle risorse, con il partenariato del Comune, della Provincia di Lecce, dell’Università del Salento e dell’associazione forLife onlus, la cui funzione è stata quella di rilevare le situazioni di povertà, di disagio sociale e di emarginazione del territorio e mettere in atto iniziative e progetti per contrastare tali fenomeni e pubblicare il primo report sulla povertà nella città. Dall’analisi attenta e puntuale delle situazioni di bisogno, condotta dall’Osservatorio, infatti, possono sortire risposte aderenti alla realtà, e con il coinvolgimento delle comunità parrocchiali, delle autorità ecclesiali e civili può essere creata una rete di servizi”.
All’incontro di domani parteciperanno: Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, arcivescovo di Lecce; Walter Nanni, responsabile dell’Ufficio studi della Caritas italiana; don Elvi De Magistris, vice-direttore della Caritas diocesana di Lecce e responsabile dell’“Osservatorio delle povertà e delle risorse”; Mariolina Errico, professoressa e curatrice del rapporto 2012; Maria Mancarella, docente del Dipartimento di storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento; Serena Quarta, dottore di ricerca presso lo stesso dipartimento. Modera Maria Rita Verardo, magistrato.
“Le indagini dell’Osservatorio – spiegano dalla Caritas diocesana di Lecce – intendono sensibilizzare le comunità nei confronti dei problemi sociali e informarle sulle risorse esistenti sul territorio; favorire, con il proprio contributo culturale, lo sradicamento dei preconcetti sui poveri, far nascere nuove idee, prospettive e proposte di soluzione; inoltre possono accrescere il senso di responsabilità nei confronti di problemi che non hanno una valenza personale, ma fortemente sociale, sviluppando la consapevolezza che ogni individuo deve essere personalmente e collettivamente responsabile della vita e della situazione degli altri”.
Il report, oltre ai dati forniti dai Centri di Ascolto parrocchiali di Lecce, si è avvalso di quelli forniti dai comuni di Lequile, San Pietro in Lama, Lizzanello, San Cesario, Monteroni, Arnesano, Surbo, Cavallino, Merine, Frigole.
L’Osservatorio ha raccolto moltissimi dati sulle situazioni di povertà, disagio e di emarginazione sociale del territorio, grazie agli operatori Caritas che sono stati la principale risorsa dell’indagine; “testimoni di molte situazioni – spiegano dall’organismo pastorale della diocesi -, hanno operato sul campo e in prima linea, tenendo un contatto diretto con le persone che si rivolgono ai centri e toccando con mano le varie realtà. Così l’équipe ha potuto acquisire una visione globale dell’operato dei centri e comprendere la complessità sociale del fenomeno della povertà, migliorando la conoscenza dei singoli casi e la ricchezza delle risorse esistenti nel loro territorio. I dati sono anche serviti per azioni di progettazione di intervento pastorale”.
L’auspicio dell’Osservatorio è che “il nuovo report, al di là delle informazioni che fornisce, possa richiamare l’attenzione delle comunità sulla povertà, che ormai appartiene alle nostre città ed è entrata nelle nostre famiglie, per cui non possiamo più fingere che non esiste, non possiamo più rimanere indifferenti se vogliamo essere cittadini responsabili, ma soprattutto “veri” cristiani”.