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Ordine degli Avvocati di Bari e assessorato al Welfare della Regione Puglia a sostegno della genitorialità

425mila euro a disposizione di avvocate e praticanti di Bari per conciliare famiglia e attività forense

Bari, 28 settembre 2012 Presentate oggi nella Sala Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari le modalità di accesso al Fondo per il sostegno alla funzione genitoriale di avvocati, avvocate e praticanti dell’Ordine. L’Ordine degli Avvocati di Bari, infatti, è stato ammesso ai finanziamenti previsti dal bando regionale per il sostegno alla flessibilità, con i quali è stato creato un fondo pubblico/privato ad hoc, costituito da risorse regionali, del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Ordine degli Avvocati di Bari per conciliare attività forense e vita familiare. In particolare sarà possibile per le iscritte e gli iscritti all’Ordine richiedere entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando l’accesso alle risorse del fondo, pari a 425mila euro,  per avere un’integrazione del proprio reddito e assolvere con maggiori risorse economiche alla funzione genitoriale. E’ la prima volta che la Regione Puglia, attraverso il suo assessorato al Welfare, individua in un ordine professionale un soggetto intermediario per la creazione e gestione di risorse per la tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro.

Le risorse del Fondo, erogate fino a esaurimento delle stesse e non cumulabili, potranno essere richieste per sostenere spese per accudire i minori e per integrare il reddito per il periodo di maternità obbligatorio.

Per l’accudimento dei minori sono previsti rimborsi di diverse spese fino a duemila euro all’anno: sia per i versamenti previdenziali effettuati nel corso di un anno che per le cure a figli di età inferiore a 11 anni o 17 anni se diversamente abili. Rimborsabili, fino a 300 euro annui, anche le spese per attività scolastiche e parascolastiche.

Per il periodo di maternità obbligatorio sarà possibile accedere a delle integrazioni del reddito una tantum: 600 euro per le praticanti avvocate, mille euro per le avvocate che non possiedono i requisiti per beneficiare delle prestazioni della Cassa forense e duemila euro per le avvocate iscritte all’Ordine e alla Cassa che percepiscono indennità minima di maternità.

«La misura del welfare introdotta da Regione Puglia e Ordine degli Avvocati – ha dichiarato Emmanuele Virgintino, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari – è profondamente innovativa, dato che per i liberi professionisti manca un qualsiasi altro tipo di sostegno alla genitorialità; non sono previsti infatti, congedi parentali, né il legittimo impedimento dall’assenza in udienza per ragioni di cura della famiglia». «Il bando presentato oggi – ha aggiunto Roberta De Siati, presidente Comitato Pari opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari – rappresenta un passo importante per conciliare vita familiare e attività lavorativa di avvocati, avvocate e praticanti baresi, un aiuto concreto per migliorare la qualità della vita dei professionisti del mondo forense di Bari, tutelando il diritto di ciascuno a una serena genitorialità».

Ulteriori informazioni in merito al bando sul sito www.ordineavvocati.bari.it o via mail a ordine@avvocatibari.legalmail.it, pariopportunita@ordineavvocati.bari.it

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