6 Mar 2015
“PALCHETTI LATERALI”: DAL 10 AL 13 MARZO DUE INCONTRI SUL TEATRO
Nell’ambito del progetto di ricerca “Palchetti Laterali”, promosso dal Consiglio didattico di Lettere dell’Università del Salento, due nuovi appuntamenti sono in programma nei prossimi giorni:
· 10 marzo 2015, ore 10, aula E4 – Palazzo Codacci-Pisanelli
nell’ambito della sezione “Palco e retropalco” (a cura di Francesca D’Ippolito e Maria Chiara Provenzano)
incontro con il drammaturgo Francesco Niccolini
· 12 e 13 marzo 2015, ore 10, aula “De Maria”, Palazzo Codacci-Pisanelli
nell’ambito della sezione “Storia, letteratura e pratiche teatrali” (a cura di Ettore Catalano e Maria Chiara Provenzano)
incontri con Marco De Marinis dell’Università di Bologna
temi degli incontri: “Dalla semiotica alla nuova teatrologia” e “Il teatro dopo l’età d’oro: Novecento e oltre”
“Palchetti Laterali” è un progetto di ricerca ideato da Maria Chiara Provenzano con la supervisione scientifica del professor Ettore Catalano, ordinario di Letteratura Italiana all’Ateneo salentino. È un ciclo di incontri, iniziato lo scorso semestre, che mira a «incrementare la conoscenza delle teatro, dei suoi codici e della sua storia, per risvegliare uno sguardo critico da parte di un pubblico giovane e per avvicinare gli studenti anche alla pratica teatrale».
Io l’otto così: alle Manifatture Knos
riflessione critica e condivisione creativa
per la Giornata della donna
Dialoghi, proiezioni, esposizioni e attività laboratoriali: Io l’otto così. Alle Manifatture Knos di Lecce la Giornata internazionale della donna è dedicata quest’anno alla partecipazione attiva, critica e creativa di donne e uomini. L’iniziativa – frutto del lavoro sinergico di una rete di associazioni, enti istituzionali e singoli attivisti – è promossa da Casa delle Donne di Lecce, LeA – Liberamente e apertamente, dal Consiglio italiano per i rifugiati e dal Centro studi Osservatorio donna dell’Università del Salento, con il sostegno delle Manifatture Knos.
Questioni scottanti e battaglie ancora aperte, ma anche la volontà di superare le cristallizzazioni della stessa riflessione di genere, a favore di un incontro che sia sinonimo di ascolto e dialogo: così, appunto, senza barriere ideologiche ma nelle molte sfaccettature della riflessione sulla donna e della donna, vuole presentarsi la giornata dedicata all’Otto marzo.
Ricco il programma delle attività.
A “rompere il ghiaccio”, alle ore 17, sarà “Gender act”, laboratorio di teatro partecipativo sulla questione di genere, a cura dell’associazione Meticcia. Il laboratorio vuole essere un momento di riflessione e stimolo che coinvolga attivamente i partecipanti con tecniche di animazione e riflessione critica. Attraverso giochi ed esercizi si analizzeranno le dinamiche di relazione, e in particolare gli stereotipi e i pregiudizi legati alla questione di genere.
A partire dalle ore 18 i Dialoghi con quattro associazioni, moderati dalla giornalista Alessandra Lupo, approfondiranno alcune questioni di cogente attualità sulle donne e per le donne.
Ad aprire il dibattito sarà la Casa delle Donne di Lecce con “TTIP: questo pericoloso sconosciuto”. L’intervento affronterà la questione del Trattato transatlantico sugli investimenti – che pone in discussione le normative ambientali, i dirittti dei lavoratori, le norme per la sicurezza alimentare – su cui già da mesi sono in corso le negoziazioni tra Europa e Stati Uniti. In linea con altre iniziative già realizzate dalla Casa delle Donne, l’intervento intende contribuire alla giornata dell’Otto marzo con una riflessione che prescinda da tematiche specificamente “di genere”, ma nella quale, tuttavia, confluisce il lungo corso di battaglie per l’emancipazione politica, sociale e culturale dei gruppi oppressi, condotte da un’ottica di genere.
Seguirà “L’invisibilità delle lesbiche”, a cura dell’associazione LeA – Liberamente e apertamente. LeA approfondirà la questione della storica lesbofobia della cultura italiana, le cui eredità continuano a rendere particolarmente gravosa l’accettazione dell’orientamento lesbico. L’intervento parte da una riflessione sulle discriminazioni sessuali interne al linguaggio: gli stessi usi del termine “lesbica” – dal rifiuto all’impiego in senso dipregiativo – rispecchiano un pesante stigma socio-culturale.
Violenza e repressione contro le donne “in quanto donne” è la questione al centro della relazione a cura del Consiglio italiano per i rifugiati, “Le donne rifugiate vittime di persecuzione legate al genere. La situazione in Italia tra normativa di riferimento e prassi applicative”. L’intervento accende un faro su alcune delle più rilevanti forme di persecuzione legate al genere, praticate in diverse aree del mondo, e presenta il lavoro svolto dal CIR di Lecce. In particolare, riflette sul vuoto normativo che esclude la persecuzione di genere dai parametri per l’attribuzione dello status di rifugiato.
L’Osservatorio donna dell’Università del Salento presenterà “Autostima e giovani donne”, esperienza laboratoriale condotta insieme a giovani donne dell’Ateneo salentino. Partendo dal gap che le differenze culturali e sociali legate al genere creano tra autostima dell’uomo e della donna, esponendo quest’ultima a una maggiore vulnerabilità, il laboratorio è stato finalizzato ad approfondire la conoscenza di sé, l’autostima e a migliorare la qualità delle relazioni interpersonali.
Negli spazi delle Knos sarà possibile visitare la mostra fotografica “Parte di noi”, a cura dell’associazione FotoFucina. Il progetto ha visto le donne di FotoFucina porsi dietro e davanti l’obiettivo fotografico per raccontare parte di sé e del proprio mondo: dieci punti di vista che indagano e declinano l’essere donna a partire da una sfera intima e personale, tra ansie, passioni, crescite, dicotomie.
Parteciperà alla giornata anche la Sartoria popolare a cura dell’associazione Acrobatik, che esporrà spillette, scatole, fermagli, borse e sacchetti con essenze profumate, interamente realizzati con tessuti di recupero.
Infine, il Coro Regina Paza di Enza Pagliara intonerà canti al femminile, coinvolgendo i presenti.
|
|
|
Alle ore 20.30 chi vorrà potrà prendere parte alla cena a cura del Resistorante, laboratorio di cucina resistente a moda e mercati. Con un contributo minimo a sostegno dell’iniziativa si potrà assaporare un “resistopiatto” preparato esclusivamente con ingredienti locali e di stagione.
Il simbolo scelto per rappresentare la giornata è quello del mirto, che richiama la leggendaria figura di Myrsine, secondo il mito greco uccisa da un giovane invidioso delle sue straordinarie qualità atletiche, e in seguito trasformata in pianta.
In onore di Myrsine, nel corso della giornata sarà promossa una riffa che avrà come premio una bottiglia di mirto, preparato nei mesi scorsi dal gruppo Anonima Conserve presso le Manifatture Knos. Inoltre durante l’intera giornata trenta piantine di mirto adorneranno gli spazi delle Knos, e al termine dell’evento verranno piantate nell’area esterna della struttura, in modo da costituire uno spazio educativo dedicato in primis alle scuole.
I bambini sono naturalmente i benvenuti all’iniziativa: per loro sarà allestito uno spazio ad hoc, dalle ore 17 alle ore 20, a cura di Juliette Franco.