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PERRONE: “LA NOSTRA PUO’ DIVENTARE UNA CANDIDATURA VINCENTE”

Costituito oggi il Comitato promotore della città di Lecce a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Ottimista il sindaco Paolo Perrone

Si è costituito oggi a Palazzo Carafa, il Comitato promotore della città di Lecce a Capitale Europea della Cultura per il 2019. 

L’atto è stato firmato dai quattro soci fondatori: il sindaco del Comune di Lecce Paolo Perrone, il presidente della Provincia, Antonio Maria Gabellone, il rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia e il presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete.

Il Comitato, senza fini di lucro, si propone, di conferire uno slancio a tutta la vita culturale della città e del suo territorio, promuovendo occasioni di dialogo interculturale con tutti gli stakeholder per definire, sostenere e presentare presso le competenti Autorità istituzionali la candidatura della città di Lecce e del suo territorio a Capitale Europea della Cultura per il 2019.

“Dopo una serie di incontri preliminari organizzativi, oggi – ha spiegato il sindaco Paolo Perrone si pongono formalmente e ufficialmente le basi per la candidatura a Lecce Capitale della Cultura. Mi preme sottolineare come siano presenti a questo tavolo le istituzioni e gli enti che hanno partecipato al progetto sin dalle sue fasi iniziali, ma il Comitato che si viene a costituire è aperto a chiunque intenda offrire la propria disponibilità in termini di risorse, idee, progettualità ed esperienze per rafforzare la proposta della nostra candidatura”.

“Sono molto ottimista – ha concluso il sindaco Paolo Perrone La nostra può diventare una candidatura vincente perché è quella di un intero territorio. La cultura rappresenta una delle leve più significative per lo sviluppo di questa terra. Ecco perché, al di là dell’esito finale della candidatura, questo percorso virtuoso inaugurato per Lecce Capitale Europea della Cultura, servirà comunque a mettere in rete tutte le progettualità che proporranno i diversi soggetti istituzionali”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Provincia Antonio Maria Gabellone, il quale si è soffermato sulla “necessità di ‘allargare’ il Comitato, perché la candidatura richiede il coinvolgimento di tanti settori (dalla cultura, al turismo, all’artigianato)  ed una partecipazione condivisa ed inclusiva. E’ una bella sfida che siamo onorati di avviare e di portare avanti, nella consapevolezza della forza del nostro territorio e delle sue potenzialità”.

Il presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete, ha ricordato come la candidatura a Lecce Capitale della Cultura sia ancorata a tanti altri progetti che il territorio salentino sta portando avanti con successo e che rappresentano un volano per l’economia di tutto il territorio: “Ieri abbiamo partecipato al workshop internazionale su Lecce Smart Community e dalle testimonianze dei partner europei, se ce ne fosse ancora bisogno, abbiamo capito come l’approvazione di questi progetti e i relativi finanziamenti possono garantire l’apertura di nuove aziende, il sostegno a quelle già esistenti, l’aumento della disponibilità di posti di lavoro. Se questo percorso a cui oggi diamo il via si concretizzasse, l’anno prossimo, con l’approvazione da parte della commissione valutatrice, sarebbe per Lecce e per l’intero territorio uno slancio importantissimo, in termini di sviluppo culturale, sociale, ed economico”.

Il rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia, ha sottolineato  l’importanza, per il territorio, “di fare sistema, di portare avanti progetti condivisi. Se anche la proposta di candidatura non venisse accettata, non avremmo perso tempo, perché il lavoro che si sta facendo in maniera coordinata e sinergica porterà, in ogni caso, ad uno sviluppo globale del territorio. Io sono convinto che, se continuiamo a lavorare con questo spirito collaborativo, porteremo a casa il risultato”.

Intanto, mentre si definiscono le ultimissime questioni burocratiche, il gruppo di lavoro ha già elaborato un piano di attività e avviato progetti di collaborazione con importanti partner europei.

Giovedì 14 marzo, a margine del workshop internazionale per Lecce Smart Community, l’ufficio Progettazione Comunitaria del Comune di Lecce, con a capo il suo dirigente Raffaele Parlangeli, ha incontrato un gruppo di referenti della città di AArhus, già smart city danese, nonché futura Capitale della Cultura 2017.  L’incontro, tenutosi presso le Officine Cantelmo di Lecce, è servito a tessere ed intensificare importanti legami per futuri scambi di idee, buone pratiche, esperienze. Martin Robert Nielsen, communications consultant del Dipartimento di Cultura e Servizi ai cittadini della Città di Aarhus, ha sottolineato più volte come la città di Lecce possa ambire al titolo di Capitale della Cultura, “perché ricca di potenzialità, buoni propositi, eccellenti professionalità”. Gli ha fatto eco Raffaele Parlangeli, dirigente del settore Programmazione Comunitaria del Comune di Lecce: “Dialogare con chi, prima di noi, ha raggiunto questi importanti risultati è sicuramente importante e costruttivo. Durante la riunione con il gruppo di Aarhus sono state discusse strategie e metodologie di lavoro, che sicuramente prenderemo a modello. I loro successi rappresentano per noi un uno sprone a lavorare con sempre maggiore convinzione ed impegno”.

Nel corso dell’incontro il gruppo di lavoro è stato invitato ad Aarhus per dare forma e sostanza a questo primo approccio e per toccare con mano i progetti che sono stati già avviati e che raggiungeranno il loro apice nell’anno 2017.

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