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PICCOLI SGUARDI IV Edizione

Rassegna domenicale per le famiglie

Teatro Comunale di Nardò

 

Primo appuntamento con DRILLO Domenica 2 dicembre ore 17.30

Si apre una nuova stagione per Terrammare al Teatro Comunale di Nardò. In attesa di completare e definire la programmazione serale di prosa, la compagnia e l’Amministrazione Comunale, domenica 2 dicembre, alle ore 17.30, danno il via alla nuova stagione di teatro ragazzi con la rassegna “Piccoli Sguardi” giunta alla IV edizione. Ripartono le domenicali per le famiglie, che da quattro anni animano lo splendidoteatro storico con il caloroso baccano che solo i bambini sanno fare. Una rassegna di grandissimo successo, un appuntamento atteso e partecipato dalle famiglie.

Il primo appuntamento di domenica 2dicembre sarà proprio di Terrammare con lo spettacolo “Drillo”. Una storia tenera e toccante, c’è un cane e poi c’è  una bambina. Abbandonato, il cane, rinchiuso in un canile. Abbandonata anche la bambina. Eppure la bambina ha dei genitori, ha una casa, ha una vita del tutto normale. Ma le manca qualcosa di grande, di importante da condividere: un compagno di giochi e di avventure. Cercheranno di separarli e sarà per la bambina come morire. Drillo è una favola dei nostri giorni, una favola a lieto fine che tra colori, bizzarrie e risate lascia in bocca il gusto dolceamaro dell’amore sincero. È uno spettacolo di denuncia, una favola sui valori. Ci insegna che l’amore vince su tutto.

Un progetto di Silvia Civilla, regia Gianluigi Gherzi, con Silvia Civilla e Annalisa Legato, drammaturgia Silvia Civilla e Gianluigi Gherzi, lavagna luminosa Daniela Cecere, luci Marco Oliani.

Piccoli Sguardi presenta anche quest’anno una programmazione attenta e consapevole che porta sul palco del Teatro Comunale una selezione delle migliori produzioni italiane di Teatro Ragazzi, spettacoli che con la forza dell’arte scenica sapranno catturare l’attenzione dei piccoli spettatori portandoli in mondi fantastici per ritrovare un presente, una realtà, a volte difficile da comprendere ed  esprimere.

Ci sarà una moderna CENERENTOLA (Compagnia Elektra e Factory compagnia transadriatica), la storia di un incontro, di un riscatto, di un ritrovarsi, di un capirsi anche con una lingua, quella della danza, che è fatta di parole che, per essere dette, non hanno bisogno della voce. Ascolteremo le VOCI DI VENTO I bambini dell’Olocausto (Compagnia Arterà) perché ciò che hanno vissuto in una breve stagione della vita non sia stato solo un passaggio inosservato di piccole scarpe e perché le impronte delle loro dita non diventino ancora una volta un segno di discriminazione che ci fa dimenticare la tenerezza. Sogneremo con il protagonista di Voglio la Luna! (Compagnia Teatro Pirata), che comprenderà che non sempre si può volere, tutto per sé, ciò che appartiene anche agli altri… E con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini. Ci perderemo nella fantasia di Boxville. Ballata di cartone (Compagnia Simona Bucci), un luogo dell’immaginario, un mondo fatto di scatole. Scatole grandi, piccole, piene, vuote. Una città di scatole, una comunità che le vive, incontri, scontri, attrazioni, sfide, abitudini, amicizia, gioco e natura.

Entreremo nella Storia di una famiglia (e delle cose di ogni giorno) (Compagnia Rodisio), la storia di una mamma, di un papà e di una bambina, che ci fanno entrare a casa loro. Ancora di più. Nella loro cucina. Ancora di più. A tavola! perché quando si mangia non si mente. O forse sì.

Scopriremo lo stupore di  Giardini di Plastica (Cantieri teatrali Koreja), uno spettacolo che cattura gli sguardi, ma lascia libera la fantasia di correre a briglia sciolta. Chi decide di subirne l’incantesimo, si prepari a un viaggio sorprendente alla scoperta di mondi magici dove colori, luci e suoni assecondano i suoi desideri.

Parteciperemo con Hanà e Momò (Compagnia Principio Attivo Teatro) ad una partita che sancirà, piuttosto che un vincitore, l’importanza ed il valore del concetto di dualità e di incontro.

La rassegna chiude con la poeticità di Canto dell’anima (Compagnia Teatrimperfetti), da un lavoro di drammaturgia sul testo “Favola d’amore” di Hermann Hesse, un attore-pittore e una attrice-danzatrice realizzano un evento spettacolare, la bellissima storia di Hesse diviene un pretesto per evocare, in un etereo silenzio, i suoni, i rumori, gli elementi vitali che stimolano l’azione, la vita di ognuno di noi, sino ad arrivare all’incontro, alla comunicazione e alla comunione.

Terramare porta con sé un’idea diteatroche è fatto di partecipazione, di condivisione, di appartenenza, e l’esperienza maturata a Nardò si è sempre caratterizzata per l’apertura e la collaborazione con le altre realtà culturali presenti sul territorio. Le attività laboratoriali, i matinée per le scuole, la rassegna domenicale creano un identità ed un appartenenza che generano relazione, un esperienza che al Teatro Comunale di Nardò si rinnova anche per questa nuova stagione.

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