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Prato: spacciava metadone in Ospedale. L’Antidroga arresta tossicodipendente

Nella giornata di giovedì 27 marzo scorso, personale la Squadra Mobile – Sezione “Antidroga e Contrasto al Crimine Diffuso” – ha tratto in arresto un trentacinquenne tossicodipendente pratese ritenuto responsabile del reato di spaccio di sostanza stupefacente. Nella circostanza, all’esito di perquisizione personale sul medesimo, sono stati sequestrati 24 flaconi di metadone da 25 ml nonchè denaro contante per 17 euro, questo provento dell’attività di spaccio, mentre un altro italiano è stato segnalato alla locale Prefettura, quale assuntore di droghe.

L’operazione nasce nell’ambito di attività investigativa connessa ad un decesso per overdose, con gli Operatori dell’ Antidroga che si portavano nella predetta giornata presso il locale Ospedale per sentire quale persona informata sui fatti un uomo lì ricoverato, amico del deceduto. Nella circostanza gli Agenti, prima di procedere agli accertamenti per i quali si erano recati in loco, notavano che la persona da sentire come testimone, che risulterà il trentacinquenne poi arrestato, si stava intrattenendo con un visitatore, poco prima giunto in contemporanea con gli Operatori.

Dopo alcuni minuti di colloquio i due entravano nella stanza ove il soggetto era ricoverato, nella quale quest’ultimo prelevava, dall’interno dell’armadietto di degenza in sua disponibilità, una busta in plastica consegnandola all’amico. Quest’ultimo riposta la busta all’interno di uno zainetto si congedava allontanandosi dal posto. Ritenendo plausibile che la scena notata dagli Operatori fosse riconducibile a cessione illegale di droga, gli Agenti in abiti civili provvedevano a controllare il visitatore il quale, dopo un attimo di iniziale smarrimento, resosi conto della non casualità del controllo, confermava la dinamica dei fatti osservati dagli Agenti, ammettendo di aver acquistato del metadone a fronte del pagamento di 17 euro. La perquisizione del fermato consentiva di accertare che l’oggetto dello scambio era costituito da 10 flaconi integri da 20 ml di metadone cloridrato, tutto sottoposto a sequestro. Intanto veniva sentito anche il trentacinquenne cedente il metadone, che confermava le sue responsabilità consegnando la somma di 17 euro appena ricevuta; la successiva perquisizione consentiva il rinvenimento e sequestro di una borsa contenente altri 14 flaconi di metadone, conservati dal predetto nell’armadietto in sua disponibilità della stanza dell’ospedale ove era ricoverato.

Nella circostanza l’uomo ammetteva che si trattava di metadone di cui egli è affidatario poiché regolarmente iscritto al SERT, ricevendo tale sostanza quale degente aveva pensato di venderne una parte per racimolarne qualche euro. Al termine dell’intervento il trentacinquenne cedente veniva pertanto arrestato in flagranza di reato e lasciato nella medesima struttura ospedaliera a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, mentre l’acquirente segnalato alla competente Autorità Amministrativa quale assuntore di stupefacenti.

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