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Premio “Bando per la raccolta di proposte per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie” e “Storie di alternanza”

Si è svolta stamattina, nella sala delle conferenze della Camera di Commercio di Lecce, la cerimonia di premiazione dei progetti vincitori del “Bando per la raccolta di proposte per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie” e del premio “Storie di Alternanza”, dedicati agli studenti dei licei e degli istituti tecnici e professionali con l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità e valorizzare i racconti dei progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti di Lecce e provincia. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Regione Puglia, la Prefettura di Lecce, la Procura Generale della Repubblica, il Provveditorato agli Studi di Lecce, l’Associazione “Libera” e con gli Istituti Scolastici della provincia di Lecce, si è svolta  nell’ambito delle attività di A.S.L. assegnate al sistema camerale dalla recente normativa di riforma e che sono oggetto di costante impegno da parte della Camera di Commercio di Lecce.

La commissione di valutazione per il “Bando per la raccolta di proposte per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie” ha dichiarato i seguenti vincitori:

  • I classificato ITES “A. Olivetti” di Lecce con il progetto denominato “Work Generation – Il laboratorio di Efesto”
  • II classificato Polo Professionale “Luigi Scarambone” di Lecce con il progetto “Esperimento di cohousing tra anziani e studenti”
  • III classificato I.I.S.S. “G. Galilei” di Nardò con il progetto denominato “L’autoimprenditorialità per la legalità”

La Commissione ha predisposto le seguenti motivazioni:

ITES “A. Olivetti” di Lecce

La commissione dà atto che la proposta ha pienamente soddisfatto l’obiettivo di illustrare una concreta modalità di utilizzo di un bene confiscato e  sottratto alla mafia, correttamente individuato. Idonei gli   strumenti di analisi del contesto atti a prevedere gli effetti degli interventi progettati sia sotto il profilo economico che finanziario.

In particolare la proposta si fa apprezzare per le caratteristiche di immediata realisticità, pur caratterizzata da elevati contenuti di innovatività ed  intuitività, accompagnati da approfondita conoscenza della normativa disciplinante la materia in progettazione.

Dalla proposta si evince un ampio coinvolgimento della comunità locale che diventa fruitore finale dei servizi offerti dall’attività svolta.

Polo Professionale “Luigi Scarambone” di Lecce

La commissione dà atto che la proposta ha pienamente soddisfatto l’obiettivo di illustrare una concreta modalità di utilizzo di un bene confiscato e  sottratto alla mafia, compiutamente individuato.

In particolare la proposta si fa apprezzare per l’innovatività, l’originalità e la creatività della soluzione di “cohousing” che coinvolge gli anziani e gli studenti, e che trova  concretezza nell’utilizzo dello specifico bene confiscato all’interno di una zona in stato di riqualificazione urbana e sociale.

I.I.S.S. “G. Galilei” di Nardò

La commissione dà atto che la proposta ha pienamente soddisfatto l’obiettivo di illustrare una concreta modalità di utilizzo di un bene confiscato e  sottratto alla mafia, correttamente individuato.

In particolare la proposta si è fatta notare per l’alto valore sociale dell’intervento progettato che attribuisce nuova vitalità ad un bene non più utilizzato, anche se collocato in un luogo di alta visibilità sotto il profilo paesaggistico che  trarrebbe notevole beneficio dalla sua riattivazione.

La Commissione di valutazione dei partecipanti al premio “Storie di Alternanza” ha dichiarato i seguenti vincitori, che si sono aggiudicati un premio in denaro:

  • Per la sezione Licei: il Liceo Statale “G. Comi” di Tricase, con il progetto intitolato: “Stare sul confine – CooperAzione: nel mondo dell’associazionismo e della cooperazione”
  • Per la sezione Istituti tecnici: l’IISS “E. Mattei” di  Maglie, con il progetto intitolato: “Fashion & Canapa”
  • Menzione speciale: IIS “V. Bachelet” di Copertino, per il progetto dal titolo “Quando l’alternanza diventa futuro”

I progetti vincitori concorreranno ad una selezione nazionale a cura di Unioncamere.

La cerimonia, presieduta dal Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete, insieme al Segretario Generale – Francesco De Giorgio, ha visto la presenza del Sindaco di Lecce – Carlo Salvemini, del Presidente della Provincia di Lecce – Stefano Minerva, il Procuratore Generale della Repubblica – Antonio Maruccia,  il Vice Prefetto – Claudio Sergi, la delegata del Provveditore agli Studi –  Tiziana Montinaro, la referente della Regione Puglia, sez. Antimafia sociale – Annatonia Margiotta, il referente dell’Associazione “Libera” – Emanuele Perlangeli, oltre, naturalmente, ai rappresentati degli Istituti Scolastici interessati ed ai numerosi ed entusiasti studenti coinvolti nei percorsi di ASL.

Oggi abbiamo parlato di due tematiche importanti non solo per la nostra economia, ma per l’intero nostro contesto sociale: Alternanza Scuola Lavoro e  legalità – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete – Abbiamo appositamente scelto di coniugare i due bandi perché entrambi hanno un comune ammirevole denominatore da premiare: l’impegno dei ragazzi e degli istituti presso cui si stanno formando. L’Alternanza Scuola lavoro come “palestra” lavorativa, il bando per il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie come attività progettuale che pungola il senso civico e nutre la fiducia che, soprattutto nei ragazzi, nonostante le brutture purtroppo presenti nella storia del nostro Paese, non deve assolutamente sfiorire.  

Con queste due iniziative, la Camera di Commercio, attuando le competenze assegnate al sistema camerale dalla recente normativa di riforma, mira da un lato ad accrescere le opportunità di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, facilitando la traslazione della formazione scolastica in esperienze professionali concrete e di qualità, dall’altro, contestualmente, mira a diffondere e sostenere l’imprescindibile cultura della legalità.

Grazie alle Istituzioni che ci hanno affiancato in questo lavoro, ai ragazzi, ai loro docenti e tutor ed anche a tutte le realtà – imprenditoriali e non, private e pubbliche – che  hanno accolto al loro interno gli studenti, dedicando loro tempo ed energie, in validi percorsi di Alternanza”

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