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presentazione del libro “A nido d’ape – Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste”

Spettacoli e laboratori nel Parco di Porto Selvaggio e nel Teatro Comunale di Nardò

Dal 10 giugno- al 21 settembre 2013

 

Due nuovi appuntamenti per questa rassegna estiva della residenza di Terrammare.

Mercoledì 24 luglio, alle ore 19.30, il Teatro Comunale di Nardò ospiterà la presentazione del libro “A nido d’ape – Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste”. Un libro originale ed interessante, tutto al femminile. Quaranta giornaliste salentine raccontano 40 professioniste che si sono affermate nei diversi campi e settori. Un ulteriore esempio della creatività e competenza del nostro territorio che con maestria le autrici hanno saputo ritrarre e raccontare.

Venerdì 26 luglio, alle ore 21.00 ci spostiamo alla Masseria di Torrenova di Portoselvaggio per incontrare una delle voci più importanti della musica popolare salentina, Dario Muci con i l suo spettacolo Rutulì. Attento ricercatore e studioso di canti popolari, nel concerto a Torrenova lascerà che i sapienti arrangiamenti ci accompagnino nel mondo della tradizione orale e contadina più autentica.

Di seguito i dettagli degli appuntamenti.

  • Presentazione Libro

mercoledì 24 Luglio 2013 ore 19.30

Teatro Comunale di Nardò

S’intitola “A nido d’ape – Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste”, il volume, edito da Esperidi e curato da Fabiana Salsi, Ilaria Marinaci, Ilaria Lia, Daniela Pastore, Valentina Murrieri, Serena Costa, Si tratta di un libro nato con una finalità benefica: l’intero ricavato delle vendite sarà, infatti devoluto all’associazione “Per un sorriso in più Onlus” che opera a supporto dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica del “Vito Fazzi” di Lecce.  Realizzato con il patrocinio della consigliera di parità della Provincia di Lecce e il contributo di Vestas Hotels & Resorts, è un lavoro collettivo che mette ottanta donne allo specchio, focalizzando l’attenzione su quaranta storie di lavoro e di vita, di progetti e di successi.

Dai magistrati in prima linea contro la malavita organizzata e impegnati nella tutela dell’infanzia (Maddalena Torelli, Valeria Elsa Mignone e Maria Cristina Rizzo), alle attiviste per la parità di genere e la difesa delle donne vittime di violenza (Serenella Molendini e Alessia Ferreri, Pina Nuzzo e Maria Luisa Toto), dalle intellettuali e protagoniste della politica locale e nazionale (Michela Marzano, Teresa Bellanova e Adriana Poli Bortone), ad artiste (Valeria Vetruccio, Silvia Civilla, Caterina Gerardi, Paola Manno, Patrizia Bulgari, Evy Arnesano e Anna Cinzia Villani) e campionesse sportive come Flavia Pennetta.

Immancabili le imprenditrici di successo che hanno contribuito a creare economia sostenibile sul territorio (Stefania Mandurino, Luciana Delle Donne e Immacolata Cubello, vincitrice del premio “La giardiniera” della Regione Puglia), donne in corsia che hanno dedicato la propria vita a salvare quelle degli altri (il primario Assunta Tornesello e Suor Margherita Bramato, che dirige il “Panico” di Tricase, o le ricercatrici che operano nel silenzio di laboratori, come Cristina Mangia). Donne in divisa come Beatrice Passante e le protagoniste di storie semplici ma dalla straordinaria carica poetica, come la pescatrice di Porto Cesareo Laura Ferrari.

Tante poi, nel libro, le signore che hanno segnato la vita culturale della provincia da Anna Palmieri a Maria Luisa Capasa Morroy e Lucia Seracca Guerrieri Portaluri e infine donne che si sono distinte nel mondo dell’informazione come Gabriella Della Monaca, la giornalista al timone del primo telegiornale tutto salentino, e Marina Ricci, vaticanista del Tg5. Dall’arte alla scienza, dal sociale alla cultura, le donne salentine racchiuse in “A nido d’ape” sono tutte impegnate infatti in vari settori ma hanno in comune caparbietà, forza di volontà, lungimiranza. Tutte operose, dinamiche, instancabili. Proprio al pari delle api.

L’elenco completo delle donne di “A nido d’ape”: Evy Arnesano, cantante (ritratta da Mariella Tamborrino), Juliane Adameit, promotrice cultura salentina in Germania (ritratta da Maria Rosaria De Lumè), Beatrice Baldisser, imprenditrice (ritratta da Paola Colaci), Teresa Bellanova, parlamentare (ritratta da Alessandra Lupo), Suor Margherita Bramato, direttrice generale dell’azienda ospedaliera “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase (ritratta da Daniela Palma).

E ancora Patrizia Bulgari, cantante, autrice e produttrice Rai (ritratta da Maria Claudia Minerva), Marisa Capone, coordinatrice “Libera” provincia di Lecce (ritratta da Jessica Niglio), Silvia Civilla, attrice, direttore artistico della compagnia Terrammare (ritratta da Ilaria Lia), Immacolata Cubello, imprenditrice agricola (ritratta da Valeria Blanco), Gabriella Della Monaca, giornalista (ritratta da Azzurra De Razza), Luciana Delle Donne, imprenditrice, fondatrice di “Made in Carcere” (ritratta da Fabiana Salsi), Laura Ferrari, pescatrice (ritratta da Fabiana Pacella).

Alessia Ferreri, promotrice di “Un cordone per la vita”, consigliera di Parità della Provincia di Lecce (ritratta da Ines De Marco), Caterina Gerardi, fotografa e regista (ritratta da Marina Greco), Paola Leo, ingegnere, docente universitario (ritratta da Maria Pia Romano), Stefania Mandurino,  imprenditrice, impegnata nella promozione turistica (ritratta da Paola Trotta), Cristina Mangia, scienziata e ricercatrice al Cnr di Lecce (ritratta da Antonella Lippo).

Paola Manno, regista (ritratta da Chiara Spagnolo), Michela Marzano, filosofa, docente universitario, parlamentare (ritratta da Paola Ancora), Elsa Valeria Mignone, sostituto procuratore (ritratta da Valentina Murrieri), Serenella Molendini, consigliera di Parità della Regione Puglia (ritratta da Serena Costa), Antonella Montagna, pedagogista (ritratta da Federica Sabato), Angela Morelli, information designer, Young Global Leader (ritratta da Laura Casciotti), Maria Luisa Morroy Capasa, imprenditrice (ritratta da Maria Grazia Fasiello), Pina Nuzzo, artista e femminista (ritratta da Loredana De Vitis), Anna Palmieri, libraia (ritratta da Gloria Indennitate), Beatrice Passante, capitano dell’Esercito (ritratta da Daniela Pastore), Flavia Pennetta, tennista (ritratta da Carmen Tommasi), Anna Rosaria Piccinni, dirigente amministrazione penitenziaria (ritratta da Lucia Buttazzo).

Adriana Poli Bortone, ex sindaco di Lecce e parlamentare (ritratta da Francesca Mandese), Rossella Pulimeno, editrice (ritratta da Sandra Signorella), Marina Ricci, giornalista, vaticanista del Tg5 (ritratta da Cecilia Leo), Maria Cristina Rizzo, procuratore Capo della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Lecce (ritratta da Veronica Valente), Maria Lucia Seracca Guerrieri Portaluri, presidentessa Ande Lecce (ritratta da Leda Cesari), Lucia Spiri, presidente Cannabis Social Club (ritratta da Chiara De Carlo), Maddalena Torelli, magistrato (ritratta da Maria Grazia Maci), Assunta Tornesello, direttore dell’Unità Operativa complessa di Oncoematologia pediatrica presso il polo “Giovanni Paolo II” di Lecce (ritratta da Raffaella Meo), Maria Luisa Toto, fondatrice del Centro Antiviolenza Renata Fonte (ritratta da Flavia Serravezza), Valeria Vetruccio, pianista (ritratta da Ilaria Marinaci), Anna Cinzia Villani, cantautrice (ritratta da Roberta Rahinò)

  • Musica

Venerdì 26 Luglio 2013 ore 21.00

Masseria Torre Nova

RUTULI’

Ass.ne Culturale Transito

con Antonio Casolaro: arrangiamenti, mandolino, chitarra, Massimiliano De Marco: voce, chitarra; Dario Muci: voce e testi

Rutulì rappresenta solo una piccolissima parte del complesso e variegato patrimonio popolare e contadino. Una forma di riproposta in cui gli arrangiamenti originali e i testi tradizionali convivono perfettamente e rendono lo spettacolo dal vivo un’esperienza nuova e coinvolgente, lontana dallo stereotipo musicale estivo e spettacolarizzato. I canti riproposti fanno parte di quel repertorio della tradizione orale che attraversa l’Italia e arriva nel Salento, punta a sud, che raccoglie soprattutto un cospicua raccolta di canti narrativi proveniente dal nord, tipica delle aree alpine. Oltre ai canti hanno una loro forte presenza gli strumenti a corda, come un fado portoghese o un classico napoletano. Sono fondamentali, nel contesto di questo nuovo progetto musicale, la chitarra e il mandolino, strumenti principi della barberìa, ovvero la musica delle sale da barba, i saloni. Dei veri e propri salotti dove si potevano anche ascoltare le novità della musica colta, oltre al repertorio classico di ballabili e serenate.

Il disco è interamente dedicato a Uccio Aloisi, Uccio Bandello e Leonardo Vergaro; le tre voci de “Li Ucci”,  storico gruppo tradizionale del Salento originario di Cutrofiano.

Dario Muci – Musicista di musica popolare e ricercatore di tradizioni orali, Dario Muci, ha collaborato e inciso con i gruppi più rappresentativi della sua terra (Officina Zoè, Uccio Aloisi, Salentorkestra, ecc.). Discepolo del maestro Luigi Stifani di Nardò (barbiere violinista e massimo informatore sul “Tarantismo” in Puglia) continua a riproporre gli antichi canti acquisiti direttamente dagli anziani, dai testi etnomusicologici e dalla continua ricerca sul campo. Ha preso parte alla realizzazione di diverse colonne sonore sia per film e che per documentario. Recentemente con Lupo Editore ha pubblicato “Rutulì – Barberìa e canti del Salento” (2013). Al suo primo disco dal titolo “Mandatari” (Anima Mundi 2007), seguono “Centueuna” – Salentorkestra (Anima Mundi 2008), “Sorelle Gaballo – Canti polivocali del Salento Nardò/Arneo” (Kurumuny 2009), “Sulu” (Anima Mundi, Kurumuny 2011). Considerato una tra le voci giovani più interessanti del panorama tradizionale salentino, ha collaborato anche in progetti jazz, world ed elettronica cantando con: Paolo Fresu, Ernst Reijseger, Paolo Vinaccia, Raffaele Casarano, Tenores de Orosei, Marco Bardoscia, Giorgio Distante, Valerio Daniele, Justin Adams, Julde Camara, Paolo Rocca, Fiore Benigni, Andrea Stocchetti, Mirko Signorile. Parallelamente alla riproposta è impegnato alla pubblicazione di materiale etnomusicologico, frutto di lunghe ricerche sul campo effettuate in Salento.

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