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Progetto SP.IN.A.: nascono le Ombrine bocca d’oro. E’ la prima volta in Puglia

Sono prime e sono tante le 73.000 larve di ombrina bocca d’oro (Argyrosomus regius) nate nell’avannotteria di MARIBRIN srl, impianto di acquacoltura di Brindisi. Al fianco dell’Azienda brindisina (Capofila del progetto), la Cooperativa HYDRA (Partner) e l’Università del Salento – Di.S.Te.B.A..

Arriva così il primo successo delle attività del progetto “Sperimentazione e sviluppo di Produzioni Innovative in Acquacoltura” – Acronimo: S.P.IN.A. – finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Fondo Europeo per la Pesca 2007-2013, Misura 3.5 “Progetti Pilota”.

“Un risultato entusiasmante”, commenta Licinio Corbari, Presidente di MARIBRIN srl, “che schiude importanti prospettive per l’acquacoltura pugliese e nazionale. Si tratta di un progetto di ricerca applicata che si prefigge di sperimentare produzioni innovative in acquacoltura, attraverso l’implementazione di protocolli operativi per la riproduzione controllata e l’allevamento di tre nuove specie ittiche (ombrina, ricciola e cernia) e la valutazione di nuove opportunità commerciali per individuare nuovi prodotti a base di pesce”.

“Un pesce che in solo un anno raggiunge la taglia di mercato”, continua Sebastiano Vilella, Di.S.Te.B.A. – Università del Salento, “già commercializzato ma non ancora riprodotto in Puglia”.

“Per il suo rapido tasso di crescita, l’ombrina bocca d’oro si configura come un eccellente prodotto per la trasformazione” conclude Sergio Brizio, Presidente della Cooperativa HYDRA, “che potrebbe trovare ampio mercato nelle mense scolastiche italiane”.

Le attività di progetto proseguono in parte a Brindisi presso l’impianto di MARIBRIN srl (azienda di acquacoltura  che nel corso degli anni ha messo a punto consolidata esperienza e tecnologia nella riproduzione e nell’allevamento ittico) e in parte a Lecce, presso il laboratorio della Cooperativa HYDRA (già Istituto di Ricerca per la Pesca e l’Acquacoltura, riconosciuto con Decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali del 10/03/09), e presso il Dipartimento di Scienze Tecnologiche, Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento.

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