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Realtà Italia: la politica non sottovaluti le manifestazioni di questi giorni

“Sbaglia la politica italiana a ritenere che i manifestanti scesi in piazza questi giorni siano una minoranza e non rappresentino il Paese”. Questo è il commento del Presidente Nazionale di Realtà Italia, Giacomo Olivieri.

I manifestanti si sono subito dissociati da chi si infiltra con violenza tra coloro che protestano  e denunciano una situazione economica e sociale insostenibile. Tra quelle persone vi sono artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, pensionati, liberi professionisti, disoccupati di ogni  età. Se la politica italiana intende derubricare  la cosa, giudicandoli una minoranza in parte violenta, sta compiendo un errore imperdonabile.

Tra quelle persone vi è l’Italia che lavora, che vuol continuare a lavorare ma che non sopporta più di mantenere i costi della Politica, gli sprechi, le ingiustizie e vessazioni”.

“Spiace” commenta Olivieri” che in televisione venga chiamato il Vice Ministro degli Interni e non quello dello Sviluppo Economico o delle Politiche sociali e del Lavoro. Così il Governo dimostra di non aver  capito cosa sta succedendo nel Paese, ma ne avevamo avuto più di un annuncio.

Realtà Italia propone al Governo un Decreto Legge da approvarsi subito con  i seguenti punti:

Blocco per un anno di pignoramenti e sfratti esecutivi in attesa di una legge più organica e vicina alla gente (spesso le banche pignorano e svendono le case pur di recuperare una parte residuale del mutuo concesso);

Riduzione al 5-10 % delle sanzioni per tardato pagamento dei tributi; ( attualmente si va dal 30 al 100% oltre gli interessi con gaudio di Equitalia, così è peggio dell’usura );

Dilazione dei tributi ad un tasso comprensivo di agio all’agente riscossore del 5 % a scalare ;

Autorizzazioni amministrative:  quelle giacenti si intendono approvate ad eccezione di quelle a forte impatti ambientale;

Ripristino dell’IMU : seppur in presenza di una sola abitazione per redditi superiori a 40.000 con l’esenzione a giovani coppie e separati che hanno contratto un mutuo per l’acquisto della prima casa ; Le risorse IMU a destinarsi esclusivamente a sostenere mobilità e disoccupazione;

Edilizia giovanile e divorziati; Costruzione nuove case su soli demaniali concessi dallo Stato ai Comuni a titolo gratuito;

Apertura di un fondo ( 100.000.000 di euro da parte dello Stato) alla sottoscrizione volontaria di tutti i soggetti pubblici e privati, da destinare alle fondazioni antiusura ( molte persone si sono tolte la vita per poche migliaia di euro);

Inserimento dei dazi mirati  per merci provenienti da Paesi che non tutelano i diritti dei lavoratori;

– riduzione del 30 % a partire dal 2014 delle indennità dei Parlamentari e Consiglieri Regionali ;

Costituzione di una agenzia nazionale contro la contraffazione per beni e prodotti made in Italy ;

– esenzione per 5 anni di contributi e tasse a chi vuol aprire una propria attività , nessun adempimento fiscale ad eccezione del registro I.V.A.

Se il Governo non capisce che bisognerà  subito partire dagli ultimi, sarà travolto da questo moto di protesta e indignazione. Bruxelles è avvertita. La fine dell’Unione Europea  non poteva partire dalla Grecia ma dall’Italia sì .Dal nostro bel Paese, e spero che non accada, potrà  arrivare la fine dell’Europa, dell’Euro e dei sogni di chi ha creduto in tutto questo.

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