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Sanità, Congedo: “Per il diritto alla salute in Puglie servono ultimatum del Tar”

Una nota del consigliere Erio Congedo sul caso del poliambulatorio di Gagliano del Capo

Il Tar Lecce ha concesso 30 giorni di tempo all’Asl Lecce per trasferire alcuni servizi attualmente erogati a Tricase nel poliambulatorio di Gagliano del Capo, un trasferimento previsto dalla programmazione regionale sin dal 2011 e mai effettuato. Molto critico su questa vicenda il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo.
“A dispetto della programmazione regionale e nonostante solenni promesse alla comunità, impegni assunti con i sindaci dei Comuni del Capo di Leuca, garanzie date in Consiglio dai vari assessori alla Sanità che si sono succeduti – attacca – è la magistratura ancora una volta a dove imporre il rispetto delle norme e della legittimità dell’azione amministrativa, ma soprattutto il diritto alla salute. Il Tar Lecce, così, pone fine all’indecoroso rimbalzo di responsabilità tra il Governo regionale, l’Assessorato alla Sanità e la Asl leccese, sul trasferimento dell’ambulatorio di medicina legale, del centro vaccinale e dell’attività di igiene veterinaria, nel Poliambulatorio di Gagliano. Trasferimento mai effettuato solo e soltanto per ragioni politiche.
Ed è proprio il dato politico di questa vicenda ad emergere – continua Congedo – con l’ennesima promessa disattesa dal centrosinistra regionale, che ha chiuso gli ospedali promettendo l’attivazione sul territorio di servizi alternativi, ambulatori e prestazioni di assistenza domiciliare che avrebbero dovuto consentire alla Sanità pugliese di fornire risposte efficaci ai bisogni dei cittadini. Di fatto, invece, alla chiusura dei 22 ospedali (di cui 5 in provincia di Lecce) e al taglio di 2200 posti letto, non è corrisposto un reale servizio alternativo, con la conseguenza della moltiplicazione dei disservizi. Di questo il centrosinistra dovrà rendere conto alle comunità pugliesi, colpite nel più sacro dei loro diritti, quello alla salute e alla vita. La sanità è indiscutibilmente il terreno sui cui più di tutti Vendola e gli assessori indicati da Emiliano si sono giocati la partita di governo, partita evidentemente persa. Anzi, strapersa”.

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