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Sanità, Palese (PdL): “Anarchia e disservizi frutto di scelte politiche del governo Vendola e di 8 anni di impegni non mantenuti”

“Se oggi la sanità pugliese è un malato grave, non è colpa del Piano di Rientro in quanto tale, ma delle scelte politiche in esso contenute e di quelle in base alle quali, dal 2006 ad oggi, il Governo Vendola da un lato approvava Leggi in materia sanitaria dando l’impressione di voler intervenire su questioni cruciali legate all’assistenza, dall’altro disapplicava quelle Leggi, non rispettava il Patto di Stabilità e decideva di non darsi un modello organizzativo funzionale di governo del sistema sanitario. Ed è anche perché da un lato il Presidente Vendola continuava a dire a parole (anche oggi) che la politica doveva fare un passo in dietro nella gestione della sanità, dall’altro la cattiva politica della sinistra lottizzava e faceva mille pazzi avanti. Continuiamo a credere che l’intervento del Presidente Vendola dovesse aprire e non chiudere il dibattito di oggi, per essere oggetto di discussione e non chiusura di un dibattito infine, purtroppo, sterile e speriamo non inutile. Così come non è credibile che Vendola venga in aula dopo 8 anni di suo Governo a dirci che non è colpa sua se non è riuscito a mantenere gli impegni e le promesse elettorali dal 2005 ad oggi”.
Lo sostiene a margine del Consiglio Regionale di oggi il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che poi, nel merito di quanto ha detto il Presidente al termine del Consiglio, ha aggiunto: “Siamo sicuri che neanche il Presidente Vendola crede più a se stesso quando addossa ad altri responsabilità politiche e gestionali solo sue: governa da 8 anni in cui agli impegni assunti nel 2005 non sono seguiti i fatti. Come diciamo da tempo, la Puglia ha scelto di approvare il Piano con due anni di ritardo e sempre la Puglia ha scelto di basare quel Piano solo su tagli ai servizi e chiusure di ospedali, piuttosto che su tagli agli sprechi e alla spesa per beni e servizi”.
“Quella – aggiunge Palese – fu una scelta politica della Regione, è quindi ora di smetterla di addossare ad altri presunte responsabilità che sono solo in capo a questo Governo regionale, esattamente come quella di approvare con oltre due anni di ritardo le Piante organiche e come quella, gravissima, di aver consentito che in questi anni e prima del blocco del turn over, il personale sanitario uscito dagli organici per quiescenza o motivi vari, sia stato spesso sostituito non con altro personale sanitario ma spesso con personale amministrativo, il che ci fa ritrovare oggi con enormi carenze di personale sanitario. Al Presidente Vendola rimproveriamo di avere ignorato per anni i nostri allarmi e i nostri suggerimenti, di aver deciso di dismettere 22 ospedali senza attivare né la riconversione, né i servizi sostitutivi, di aver assunto impegni sulla realizzazione di nuovi ospedali di cui ad oggi nulla è più dato sapere. Al Presidente Vendola – conclude Palese – contestiamo il tentativo di voler apparire oggi come unica vittima politica sacrificale di un sistema sanitario nazionale in cui oltre la metà delle Regioni è in Piano di Rientro ma nessun Governatore incolpa i Governi nazionali di non aver potuto rispettare le promesse elettorali. Se a questo si aggiunge che i pugliesi pagano 338 milioni di euro di tasse regionali aggiuntive all’anno, siamo all’ingiustizia sociale”

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