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“SCUOLA ESTIVA DI TRADUZIONE AUDIOVISIVA”

Si è conclusa nei giorni scorsi la prima edizione della Scuola estiva di Traduzione audiovisiva dell’Università del Salento, ideata e organizzata dai professori Francesca Bianchi e Gian Luigi De Rosa del Dipartimento di Studi Umanistici: in due settimane di corsi intensivi, i partecipanti hanno acquisito le nozioni fondamentali teoriche e pratiche per realizzare sottotitoli di livello professionale, dalla trascrizione e traduzione alla revisione dei dialoghi, passando per le fasi di sincronizzazione e adattamento con l’utilizzo di appositi software.

 

In Italia quella attivata dall’Ateneo salentino è la prima Scuola estiva sulla traduzione audiovisiva offerta da una struttura pubblica: «Un corso snello e funzionale», sottolineano Bianchi e De Rosa, «dai costi limitati e che si avvale di specialisti del settore. Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione, dedicata alla lingue inglese, francese e portoghese. La Scuola ha infatti richiamato più di 30 iscritti, provenienti da tutta Italia. Oltre a essere affascinante e divertente, la traduzione audiovisiva è un settore molto variegato, che include sottotitolazione per non udenti, audiodescrizione per ciechi, respeaking, attività altamente specialistiche ancora poco conosciute dagli studenti, ma che possono offrire interessanti sbocchi lavorativi».

L’Ateneo salentino è conosciuto a livello accademico per le sue attività nel settore della traduzione audiovisiva: nell’ambito delle lingue straniere numerosi docenti e dottorandi, che si occupano di sottotitolazione, negli anni hanno organizzato importanti giornate di studio con i maggiori specialisti italiani, hanno guidato gli studenti nella realizzazione di sottotitoli per diverse edizioni del Festival del Cinema Europeo e hanno partecipato a convegni nazionali e internazionali. Di rilievo il convegno “Translating Humor in AVT”, dedicato alla sottotitolazione e al doppiaggio dell’umorismo e tenutosi alle Officine Cantelmo nel 2012. Organizzato degli stessi promotori della Scuola, ha richiamato studiosi e professionisti anche da Brasile, Svezia, Austria, Ungheria, Spagna, Portogallo, Polonia, Francia, Regno Unito e Albania.

«È fondamentale», concludono Bianchi e De Rosa, «che le abilità pratiche siano accompagnate da solide basi teoriche, ed è quindi importante che il percorso di ricerca e quello didattico procedano in parallelo. Per il prossimo anno, all’interno della scuola estiva, cercheremo di attivare anche stage in collaborazione con festival e aziende, così da creare un legame sempre maggiore tra università e mondo del lavoro».

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