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Segnali positivi dall’export salentino

Ancora un segno positivo per l’export salentino + 5,4% nei primi  nove mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, periodo   in cui le esportazioni leccesi avevano registrato una flessione del -10,8%.  Una variazione superiore sia al dato medio nazionale (+1,4%)  che dell’Italia meridionale (+1,9) e in linea con quella della regione Puglia (+5%). Quest’ultima è tra le regioni particolarmente dinamiche che hanno fornito un contributo positivo rilevante alla crescita tendenziale dell’export nazionale, unitamente alla Liguria (+9,5%), Marche (+7,4%) ed Emilia Romagna (+4,2%). Tra le regioni, invece, che hanno contribuito a frenare l’espansione delle esportazioni  si segnalano la Sicilia (-13,4%), Sardegna  (-12,0%), Umbria (-3,6%) e Basilicata (-9,4%).

Complessivamente nei primi nove mesi dell’anno le imprese salentine hanno esportato  merci per un valore  di oltre 320 milioni di euro  e ne hanno importate per  196 mln, registrando  un saldo positivo di € 123,7 mln di euro. Tutte le province pugliesi registrano variazioni positive ad eccezione di Bari  (-1,6%), Taranto registra la miglior performance con oltre 1 miliardo di merci vendute all’estero con un incremento del 28,8% rispetto ai primi nove mesi del 2013, la Bat registra un incremento del 9,5%, Foggia del 4,3% e Brindisi dell’1,5%. I saldi sono positivi, oltre che per Lecce, anche per Foggia  (142mln) e la Bat (18,4 mln), mentre le esportazioni delle province  di  Taranto (-538,7mln), Brindisi (-336,9mln) e Bari (-97,7mln) registrano saldi negativi.

I settori

Si conferma  settore trainante dell’export salentino  quello dei macchinari e delle apparecchiature con oltre 135 milioni di merci vendute all’estero e un incremento, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, del 12%, incremento che recupera parzialmente la flessione registrata nel 2013 (-24,7%). Con il 38,7%, invece, il settore calzaturiero recupera  ampiamente la flessione (-26,9) dei primi nove mesi del 2013 registrando vendite all’estero per quasi 24 mln di euro; stabile l’abbigliamento (-0,2%) che vende il made in Salento per un valore di 33,5 mln. Il settore degli altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con  cemento, calce e gesso e relativi manufatti, registra un fatturato estero  per complessivi 25 mln (+2,8%). Una piccola flessione (-3,4%) registra, invece, l’esportazione di prodotti in metallo, settore che ha esportato  oltre 23 milioni di euro.

Le importazioni

Tra gennaio e settembre anche le importazioni hanno registrato un incremento del 5,8%. Una variazione in termini percentuali piuttosto sostenuta   (+77,8%)  è stata registrata dai prodotti della metallurgia per un valore  di 15,8 mln. Il Salento ha importato generi  alimentari per circa 36 mln (-3,9%) e prodotti agricoli per circa 20 mln (-2,8%). Sono stati importati macchinari e apparecchiature per circa 17 mln (-12,1%), articoli in gomma per 14 mln (+7%) e articoli di abbigliamento  (-0,7%) per circa 115 milioni. Da evidenziare la crescita del 159,2% di importazioni  di prodotti in metalloper un valore di 5,7 mln.

I paesi

I Paesi europei sono i naturali mercati di vendita dei manufatti salentini, infatti essi assorbono il 65% dell’export con oltre 208 milioni di merci acquistate dalle nostre imprese e un incremento del 6,7% registrato tra gennaio e settembre di quest’anno. Gli acquisti asiatici, però, nel periodo considerato sono cresciuti del 34,2% per un valore di  oltre 31 milioni di euro. Una lieve flessione (-2,5%) viene registrata nelle esportazioni verso i paesi africani  verso i quali le imprese leccesi    fatturano 42,6 mln; stabile l’export (+0,3%) verso il continente americano che acquista dalle imprese salentine beni per un valore di circa 33 mln di euro. Marginali le esportazioni verso l’Oceania che  comunque si sono quasi dimezzate  (-45,6%)  nei primi nove mesi del 2014, per un valore di 4,6mln. Circa il 40% delle esportazioni salentine viene assorbito da cinque paesi: Francia (34,2mln), Svizzera (25,8mln), Stati uniti (23mln) Algeria (21,4mln)  e Germania (20,9mln). Analizzando nel dettaglio  i   prodotti  che questi paesi acquistano dalle imprese leccesi emerge che vengono acquistate macchine per impieghi speciali dagli Stati uniti (12,7 mln), Germania (7,6mln)  e Francia  (9,8 mln), quest’ultima acquista anche  armi e munizioni (6,2mln); la Svizzera acquista prevalentemente abbigliamento (13,8mln) e l’Algeria cemento, calce e gesso per 15,2 milioni di euro.

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