12 Dic 2014
Segnali positivi dall’export salentino
Ancora un segno positivo per l’export salentino + 5,4% nei primi nove mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, periodo in cui le esportazioni leccesi avevano registrato una flessione del -10,8%. Una variazione superiore sia al dato medio nazionale (+1,4%) che dell’Italia meridionale (+1,9) e in linea con quella della regione Puglia (+5%). Quest’ultima è tra le regioni particolarmente dinamiche che hanno fornito un contributo positivo rilevante alla crescita tendenziale dell’export nazionale, unitamente alla Liguria (+9,5%), Marche (+7,4%) ed Emilia Romagna (+4,2%). Tra le regioni, invece, che hanno contribuito a frenare l’espansione delle esportazioni si segnalano la Sicilia (-13,4%), Sardegna (-12,0%), Umbria (-3,6%) e Basilicata (-9,4%).
Complessivamente nei primi nove mesi dell’anno le imprese salentine hanno esportato merci per un valore di oltre 320 milioni di euro e ne hanno importate per 196 mln, registrando un saldo positivo di € 123,7 mln di euro. Tutte le province pugliesi registrano variazioni positive ad eccezione di Bari (-1,6%), Taranto registra la miglior performance con oltre 1 miliardo di merci vendute all’estero con un incremento del 28,8% rispetto ai primi nove mesi del 2013, la Bat registra un incremento del 9,5%, Foggia del 4,3% e Brindisi dell’1,5%. I saldi sono positivi, oltre che per Lecce, anche per Foggia (142mln) e la Bat (18,4 mln), mentre le esportazioni delle province di Taranto (-538,7mln), Brindisi (-336,9mln) e Bari (-97,7mln) registrano saldi negativi.
I settori
Si conferma settore trainante dell’export salentino quello dei macchinari e delle apparecchiature con oltre 135 milioni di merci vendute all’estero e un incremento, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, del 12%, incremento che recupera parzialmente la flessione registrata nel 2013 (-24,7%). Con il 38,7%, invece, il settore calzaturiero recupera ampiamente la flessione (-26,9) dei primi nove mesi del 2013 registrando vendite all’estero per quasi 24 mln di euro; stabile l’abbigliamento (-0,2%) che vende il made in Salento per un valore di 33,5 mln. Il settore degli altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con cemento, calce e gesso e relativi manufatti, registra un fatturato estero per complessivi 25 mln (+2,8%). Una piccola flessione (-3,4%) registra, invece, l’esportazione di prodotti in metallo, settore che ha esportato oltre 23 milioni di euro.
Le importazioni
Tra gennaio e settembre anche le importazioni hanno registrato un incremento del 5,8%. Una variazione in termini percentuali piuttosto sostenuta (+77,8%) è stata registrata dai prodotti della metallurgia per un valore di 15,8 mln. Il Salento ha importato generi alimentari per circa 36 mln (-3,9%) e prodotti agricoli per circa 20 mln (-2,8%). Sono stati importati macchinari e apparecchiature per circa 17 mln (-12,1%), articoli in gomma per 14 mln (+7%) e articoli di abbigliamento (-0,7%) per circa 115 milioni. Da evidenziare la crescita del 159,2% di importazioni di prodotti in metalloper un valore di 5,7 mln.
I paesi
I Paesi europei sono i naturali mercati di vendita dei manufatti salentini, infatti essi assorbono il 65% dell’export con oltre 208 milioni di merci acquistate dalle nostre imprese e un incremento del 6,7% registrato tra gennaio e settembre di quest’anno. Gli acquisti asiatici, però, nel periodo considerato sono cresciuti del 34,2% per un valore di oltre 31 milioni di euro. Una lieve flessione (-2,5%) viene registrata nelle esportazioni verso i paesi africani verso i quali le imprese leccesi fatturano 42,6 mln; stabile l’export (+0,3%) verso il continente americano che acquista dalle imprese salentine beni per un valore di circa 33 mln di euro. Marginali le esportazioni verso l’Oceania che comunque si sono quasi dimezzate (-45,6%) nei primi nove mesi del 2014, per un valore di 4,6mln. Circa il 40% delle esportazioni salentine viene assorbito da cinque paesi: Francia (34,2mln), Svizzera (25,8mln), Stati uniti (23mln) Algeria (21,4mln) e Germania (20,9mln). Analizzando nel dettaglio i prodotti che questi paesi acquistano dalle imprese leccesi emerge che vengono acquistate macchine per impieghi speciali dagli Stati uniti (12,7 mln), Germania (7,6mln) e Francia (9,8 mln), quest’ultima acquista anche armi e munizioni (6,2mln); la Svizzera acquista prevalentemente abbigliamento (13,8mln) e l’Algeria cemento, calce e gesso per 15,2 milioni di euro.