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TRACCIAMO UN CAMBIO DI PASSO CON IL NUOVO GARANTE E POI IL NUOVO SEGRETARIO

L’intervento di Salvatore Capone al termine dell’assemblea provinciale PD

 “Dobbiamo proseguire facendo una profonda analisi dell’attuale situazione sociale prima ancora che politica per essere in grado di affrontare al meglio gli scenari futuri. Per questo sarà cruciale il ruolo di chi traghetterà il nostro partito: un responsabile che sarà scelto in base alle sue competenze proprio perché sia in grado di tener testa al delicato momento che stiamo vivendo per consentirci di rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini e guardare con determinazione ai prossimi appuntamenti elettorali”. Lo ha dichiarato Salvatore Capone, neoeletto deputato della Repubblica e segretario uscente del Partito Democratico, durante l’assemblea provinciale che si è appena conclusa all’hotel Tiziano. Il gruppo dirigente dei Dem salentini  ha infatti sancito che a traghettare il partito al prossimo congresso sia un coordinatore e garante che sarà incaricato, insieme a un organo collegiale, di lavorare  su alcuni punti strategici individuati dallo stesso gruppo dirigente alle prese in questo periodo con una delicata fase di transizione. La proposta del gruppo dirigente salentino – che sarà istruita dal presidente dei garanti Alberto Maritati e dal presidente dell’assemblea Cosimo Durante (del quale sono state respinte le dimissioni) di concerto con il segretario regionale – verrà quindi messa ai voti durante l’ assemblea provinciale che verrà convocata nel più breve tempo possibile.

“L’elezione del nuovo segretario – ha proseguito Capone – dovrà rappresentare  un altro segnale forte del cambio di passo che sta compiendo il nostro partito. Non potrà prescindere da un confronto sull’impegno, le capacità e soprattutto la lungimiranza di chi si candiderà a ricoprire questo ruolo chiave. Perché il PD ha bisogno di saper affrontare a testa alta le sfide presenti e future che si preannunciano sempre più complesse. Andiamo dunque avanti, spendendo il nostro impegno per il futuro del nostro territorio, del nostro paese, badando ai problemi concreti dei nostri cittadini. Facciamoci guidare dalle loro voci e dai loro bisogni dimostrando di aver imparato la lezione. Svincoliamoci dalle vecchie liturgie e mostriamo di saper fare meglio, di saper fare di più, di essere in grado di proporre una nuova classe dirigente all’altezza del nostro Salento”.

Nel suo intervento conclusivo Capone non ha mancato però di fare alcune precisazioni relative ad indiscrezioni e dichiarazioni di alcuni esponenenti del gruppo dirigente apparse nei giorni scorsi su vari organi di stampa. “In questi anni – ha sottolineato l’onorevole – ho svolto l’incarico di segretario provinciale a tempo pieno, assumendomi fino in fondo le mie responsabilità  nonostante i momenti difficili. Ma, se da un lato in questo periodo ho potuto contare sulla collaborazione di molti, non posso negare di essermi trovato più volte costretto a lottare contro un problema nel problema. Contro gruppi di compagni che, anziché concentrarsi sulle tematiche e individuare e praticare insieme soluzioni possibili, troppo spesso si sono lasciati andare a sterili critiche che non hanno sortito altro effetto che alimentare tensioni interne. Non ho mai sostenuto di essere perfetto, ma non amo chi pontifica: per me le valutazioni sono credibili solo quando vengono mosse da chi gioca sul campo ad armi pari dimostrando responsabilità e abnegazione, impegno mirato al raggiungimento di un obiettivo comune. Seconda e ultima precisazione: io non gioco nelle retrovie ma a viso aperto, sempre pronto al confronto. Perciò ribadisco: non ho alcun interesse a nomine “precotte”. Vi invito al alzare il livello della discussione perché il dibattito politico in atto nel partito  non si riduca alla mera contrapposizione tra esponenti del gruppo dirigente per l’assegnazione degli incarichi”.

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