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Università e test d’accesso a luglio: dal ministro Profumo un ulteriore ostacolo al diritto allo studio

Una dichiarazione dell’assessore regionale Dario Stefàno, capolista al Senato con SEL

 

“Piuttosto che irrobustire il sistema organizzativo nella valutazione dei test di ammissione, per garantire tempi più veloci  nella pubblicazione delle graduatorie e dunque agevolare le conseguenti scelte degli studenti, il ministro Profumo ha pensato bene di anticipare da settembre a luglio i test di ingresso alle facoltà a numero chiuso.  Insomma un ulteriore ostacolo al diritto allo studio, perché è del tutto evidente che il concomitante svolgimento degli esami di maturità non può che scoraggiare l’accesso alle prove.

Un simile provvedimento  rappresenta un ulteriore attacco al diritto allo studio,  che piuttosto che essere garantito a tutti, come sancito dalla nostra Carta costituzionale, viene scardinato ancora di più.  Si consolida così un sistema, il numero chiuso, che lede la libertà di scelta negli studi universitari. Ogni giovane studente deve essere lasciato libero di studiare presso la facoltà che desidera, senza il muro del numero chiuso.

Diritto allo studio e meritocrazia non sono antitetici:  garantiamo  l’accesso a tutti i nostri giovani alle facoltà universitarie e piuttosto che porre dei filtri all’accesso, che spesso bloccano i sogni di tanti bravi studenti anche di quelli diplomatisi a pieni voti,  consideriamo la possibilità di porre dei filtri in itinere. Sarebbe un modo per dare corpo al riconoscimento reale del merito, che con l’attuale sistema viene calpestato già sul nascere”.

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