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PON Sicurezza: Le torri fortificate vedette di legalità per l’Area Marina Protetta Porto Cesareo

Formazione per la tutela della privacy nella gestione del sistema di videosorveglianza – 28 e 29 Gennaio 2015

È in fase di ultimazione il progetto realizzato dal Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Porto Cesareo nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) – Sicurezza per lo sviluppo 2007-2013, con l’obiettivo di restituire alle antiche torri costiere il ruolo di “vedette” per la salvaguardia dell’ambiente e della legalità nel territorio. Proprio nell’ambito del progetto, l’Area Marina Cesarina ha organizzato con importante successo e partecipazione, il 28 e 29 gennaio scorsi, il corso di formazione “Il trattamento dati da videosorveglianza finalizzata alla prevenzione ed al contrasto degli illeciti nelle aree protette”. L’attività corsistica è stata tenuto dal Professor Avv. Vito Ingletti, docente titolare della Cattedra di “Diritto di Polizia e Diritto dei Servizi di Pubblica Sicurezza e Polizia Giudiziaria” presso l’Accademia Guardia di Finanza di Roma. Vi hanno preso parte, oltre agli operatori dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, tutti gli addetti ai lavori. Il grande successo del corso è stato registrato grazie alla partecipazione numerosa delle locali forze dell’ordine: Capitaneria di Porto, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Squadra Nautica della Polizia di Stato, Vigili Urbani di Porto Cesareo.

Da evidenziare che il progetto del Programma Operativo Nazionale (PON) – Sicurezza per lo sviluppo 2007-2013 ha previsto l’installazione, sulle cinque Torri ricadenti lungo la costa della Riserva Marina, di un sistema di videosorveglianza intelligente, grazie allo stanziamento, in parte proveniente dall’Unione Europea e in parte dal Ministero dell’Interno, di 1,5 milioni di euro. L’intero sistema di videosorveglianza, ad altissima tecnologia, con visione diurna/notturna per la rilevazione di intrusioni nelle zone interdette della riserva, consentirà un monitoraggio capillare del territorio lungo la fascia costiera, a salvaguardia della sicurezza ed a tutela dei beni ambientali. La centrale operativa è istituita presso la sede del Consorzio di Gestione Area Marina Protetta, in condivisione con la locale Capitaneria di Porto. L’obiettivo principale del sistema è la rilevazione delle intrusioni nelle Zone A dell’AMP, interdette all’accesso, e la documentazione delle infrazioni nelle altre zone della Riserva in cui le attività umane sono regolamentate (superamento delle velocità consentite di transito, pesca illegale ed altre), nonché la documentazione di infrazioni negli adiacenti Parchi Regionali (edificazione abusiva, occupazione abusiva spazi demaniali, intrusione nelle aree interdette, incendio).

Soddisfatti dell’esito del corso, ma non poteva essere diversamente, si sono detti sia il presidente Remì Calasso che il direttore dell’Amp Cesarina Paolo D’Ambrosio.

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