header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

Eseguito questa mattina il primo intervento di ripristino della legalità con l’abbattimento di un immobile abusivo

Nel mezzo del bacino dell’Idume, un patrimonio naturalistico di grande pregio e originalità nel paesaggio della costa leccese, si è proceduto questa mattina all’abbattimento di un piccolo fabbricato completamente abusivo. L’intervento di questa mattina è il primo di quattro interventi di ripristino della legalità sul territorio delle marine leccesi. In particolare le demolizioni riguarderanno un fabbricato di 54,5 metri quadri a Torre Rinalda, realizzato su piattaforma di 245,00 metri quadri; due a Torre Chianca, uno di 54,50 metri quadri (quello demolito stamattina) e uno di 75, realizzato su piattaforma in cemento di 122,00 metri quadri più un garage annesso di mq 52,00; uno a Frigole di mq. 181,00;

I lavori di demolizione sono stati affidati a ditta specializzata, con procedura negoziata ai sensi dell’art. 36 comma 2 lettera b), del Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n°50 e saranno eseguiti con il coordinamento dell’Ufficio Nucleo di Vigilanza Edilizia del Comune di Lecce. Per far fronte alla spesa necessaria si è fatto ricorso al Fondo regionale di rotazione per le spese di demolizione delle opere abusive, ex L.R. 11 giugno 2012 n°15, per la cui somma si provvederà al recupero nei confronti dell’esecutore dell’abuso, anche con riscossione a ruolo (D. Lgs n° 46/99).

“Grazie alla legge regionale 15 del 2012 e all’impegno costante e attento del Nucleo di Vigilanza dell’Amministrazione – dichiara l’assessore all’Urbanistica e alla Marine Rita Miglietta – queste azioni di ripristino della legalità, di ricostruzione del paesaggio e di restituzione alla collettività di importanti beni ambientali, sono il segno tangibile di una nuova stagione di governo del territorio, fatta di monitoraggio e costruzione di un futuro sostenibile, dove più che piccoli o grandi interessi privati, è importante, oltre che doveroso, perseguire l’interesse della collettività.
Nel caso delle nostre marine dobbiamo lavorare per restituire al mare e alla spiaggia la fruizione collettiva, la percezione dei panorami marini, l’equilibrio idrogeomorfologico:
un lavoro lungo ma che abbiamo già intrapreso, ci auguriamo che anche il lavoro che si sta svolgendo in Regione per una nuova legge sulla bellezza, aiuti gli enti locali a recuperare le risorse per altri interventi analoghi”.

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.