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NEGRO (UDC-POPOLARI): CON LA SANATORIA I POZZI ARTESIANI SOTTO CONTROLLO PUBBLICO

“La sanatoria sui pozzi artesiani non è un premio a favore di chi non rispetta le regole, ma un provvedimento indispensabile per consentire un controllo sulla quantità e qualità dell’acqua che viene estratta dal sottosuolo pugliese”.

Lo ha spiegato il presidente del Gruppo regionale Udc-Popolari, Salvatore Negro, a margine dei lavori del Consiglio regionale che oggi ha approvato a maggioranza, su proposta dello stesso capogruppo centrista e del consigliere Lonigro, condivisa e sottoscritta dai colleghi Marmo e Damone, la proroga delle disposizioni  in materia di ricerca e utilizzazione di acque sotterranee spostando la scadenza prevista dalla legge 37/2014 dal 30 giugno al 31 dicembre 2015.

“Abbiamo adempiuto a quanto previsto dall’art. 94 del d.l.vo 152/2006”, ha spiegato il capogruppo Negro. “In tal modo potremo avere i pozzi artesiani sparsi su tutto il territorio regionale sotto il controllo pubblico, sia per quanto riguarda la portata dell’emungimento sia sulla idoneità della potabilità dell’acqua per uso domestico. In particolare, sarà consentita l’autorizzazione all’emungimento di acque sotterranee per esclusiva destinazione al consumo umano/domestico e nei limiti di un prelievo non superiore ad un litro al secondo e ad un totale annuo di 1000mc, quando la distanza dalle opere di captazione delle acque potabili dell’Aqp non sia inferiore a 50 metri e non più a 200 metri. Ciò è stato reso possibile dal potere normativo dato alle Regioni dal c. 6 dell’art. 94 del d.l.vo 156/2006. L’auspicio ora è che ognuno faccia la propria parte e che gli uffici preposti alla chiusura dei procedimenti autorizzatori emettano ordinanza di chiusura dei pozzi, come prescritto dalla normativa regionale, ove non sussistano le condizioni per ottenere la sanatoria”.

L’auspicio è che ognuno faccia la propria parte. Gli uffici preposti alla chiusura dei procedimenti autorizza tori e ancor prima le amministrazioni locali che laddove non sussistono le condizioni per ottenere la sanatoria, dovranno emettere ordinanza di chiusura come prescritto dalla vigente normativa regionale. L’art. 94, c. 6, d.l.vo

Gli uffici hanno rilevato che diversi pozzi si trovano a meno di 200 metri dalle opere di captazione delle acque potabili di Aqp.

Gli uffici preposti mettono il contatore, paghi una tassa sull’emungimento dell’acqua, viene registrato il pozzo, hai un archivio dei pozzi, sai quanta acqua emungono ogni anno, se sforano la norma possono essere chiusi. È lasciato all’arbitro individuale dell’utilizzo e senza controllo di qualità.

Nessun premio a chi non rispetta le regole, non è un provvedimento che va a favore di chi non rispetta le regole, ma è una attività di controllo sulla quantità e qualità dell’acqua che viene estratta dalle acque sotterranee che vengono estratte su tutto il territorio pugliese. Consentendo l’attività di regolarizzazione si ha la possibilità di un controllo sulla quantità e qualità delle acque estratte su tutto il territorio pugliese.

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