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19 etichette di olio pugliese di qualità premiate dalla Guida Oli di Gambero Rosso

L’Assessore Nardoni: “qualità e impegno che è tempo vengano riconosciuti anche dal mercato locale”

Ci sono eccellenze regionali che dimostrano una volta di più quanto sia difficile produrre qualità e quanto sia costoso avere un olio di oliva di livello, ma che purtroppo continuano a ritenere indispensabile per avere un adeguato reddito e il giusto riconoscimento,  i mercati esteri come unico riferimento. Ecco perché a pochi giorni dall’uscita della Guida Oli d’Italia del Gambero Rosso 2015, e a pochi giorni dall’inaugurazione dell’Expo 2015, sento di dover pubblicare ringraziare le aziende pugliesi censite, ma anche invitare i consumatori italiani e pugliesi alla scelta di oli locali. Un segnale d’attenzione verso la qualità che siamo in grado di esprimere in un momento molto delicato dell’olivicoltura pugliese.

Così l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che di fronte alle 19 etichette di pregio (8 premiate con le tre foglie e 11 con le due foglie Gambero Rosso – ndr) prodotte da aziende pugliesi, rende pubblico l’encomio verso un comparto che di fronte ad una annata disastrosa e difficilissima ha saputo mantenere alta la bandiera del Made in Puglia.

Si tratta di un lavoro che va riconosciuto e lodato pubblicamente – spiega Nardoni – nella consapevolezza che tutto l’impegno sulla qualità, la trasparenza e la certificazione delle nostre produzioni, compiuto anche attraverso il progetto del Marchio di Qualità Prodotti di Puglia, deve puntare all’eccellenza, ma anche al giusto rapporto qualità/prezzo, terreno sul quale a livello mondiale non abbiamo competitor all’altezza.

Ad agevolare l’importante lavoro di queste aziende vi è anche il grande patrimonio di biodiversità rispetto alle cultivar pugliesi.

La tutela delle varietà è un fiore all’occhiello della nostre produzioni che restano le più importanti, per quantità e qualità, di tutto il sistema – sottolinea l’assessore regionale – pertanto considero davvero assurdo che non si punti anche ad una educazione al consumo da parte del mercato. A cominciare da quello locale che continua a preferire olii toscani o liguri, nella migliore delle ipotesi, spesso frutto di rimaneggiamento degli stessi oli prodotti in purezza nella nostra regione.

Sono prodotti eccezionali, veri e propri modelli cui guardare per puntare sempre più in alto – continua Nardoni – e che meriterebbero anche il giusto riconoscimento da parte del mercato al consumo locale, considerate anche le importanti proprietà salutari dell’ olio extra vergine di qualità della nostra terra.

Infine un passaggio l’Assessore Nardoni lo dedica ad una delle etichette premiate con le due foglie del Gambero Rosso. Si tratta della etichetta Cru #212 Monocultivar Peranzana Bio prodotta dalla Tenuta Venterra di Grottaglie (TA).

E’ il riconoscimento ad un territorio che sempre più sta riscoprendo il valore della rigenerazione non solo produttiva, ma anche culturale, del suo modello di sviluppo – afferma Nardoni – ed è per questo che nel caso della Tenuta Venterra il premio vale doppio: per la qualità e l’impegno aziendale, ma anche per la scommessa vinta in un territorio più difficile degli altri.

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