2 Lug 2013
A SPECCHIA IL QUINTO CENTRO ANTIVIOLENZA DEL PIANO PROVINCIALE
“Si inaugura domani il quinto Centro Antiviolenza previsto dal Piano provinciale elaborato e attuato dall’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Lecce. Nei prossimi giorni sarà poi la volta del Cav di Galatina”. Ad annunciarlo è l’assessore provinciale Filomena D’Antini Solero, che domani, mercoledì 3 luglio, alle ore 19, a Specchia, inaugurerà insieme al presidente del Coordinamento istituzionale dell’Ambito territoriale di Gagliano del Capo Antonio Buccarello e al sindaco del Comune di Specchia Antonio Biasco, il “Centro Antiviolenza Punto Rosa” (Rue De la Mimose).
“Dopo l’attivazione del Cav provinciale “Caia”, in piazzetta Duca d’Enghien a Lecce, l’inserimento nella rete provinciale del Centro “Renata Fonte” di Lecce, l’apertura dei Cav di Squinzano (Ambito di Campi) e Parabita (Ambito di Casarano), ora tocca a Specchia, che diventa punto di riferimento per l’Ambito sociale territoriale di Gagliano del Capo”, prosegue l’assessore D’Antini Solero.
“Sono soddisfatta perché si tratta di una un’altra pagina importante per il nostro territorio. All’indomani dell’approvazione da parte del Parlamento della Convenzione di Istanbul per il contrasto alla violenza sulle donne, il Salento è già pronto con importanti servizi di contrasto alla violenza, dove le vittime, e chiunque è a conoscenza di persone socialmente pericolose inclini a compiere reati contro le donne e i minori, possono rivolgersi per ricevere aiuto”.
E aggiunge: “Se la Convenzione Istanbul impone al Governo di dotarsi di un Piano nazionale antiviolenza sulle donne, con cui si dia attivazione ai Cav su tutto il territorio nazionale, la Provincia di Lecce è stata assolutamente antesignana. Da tempo abbiamo elaborato e attivato il Piano anti violenza provinciale per il contrasto alla violenza su donne e minori, con una rete di 6 Centri Anti violenza e una casa Rifugio, 10 equipe multidisciplinari d’ambito, servizi di pronto intervento sociale a disposizione delle vittime di violenza”.
“Le istituzioni, ad ogni livello, si stanno mobilitando per porre un freno di fronte ad un grande allarme sociale che riconosce all’Italia un triste primato anche per il Femminicidio. Infatti, nel 2013 si registrano oltre 90 donne uccise per mano di un uomo, ciò vuol dire una ogni due giorni circa”.
Infine, la proposta dell’assessore Filomena D’Antini Solero: “L’auspicio è che i nostri servizi non siano lasciati soli a fronteggiare questa emergenza sociale, ma si prevedano risorse da parte del Governo centrale per sostenere la continuità dei servizi attivati e, al tempo stesso, si adottino pene esemplari, con la previsione dell’aggravante specifica dell’ergastolo per il Femmincidio e tempi più lunghi di prescrizione per garantire la certezza della pena”.