28 Dic 2012
Al Palazzo della Cultura di Poggiardo è protagonista l’arte moderna contemporanea con la mostra collettiva “ARTE FINO ALLA FINE DEL MONDO”
S M E L L S expò 2 0 1 2 / 2 0 1 3 – Profanare la superstizione con l’irriverenza dell’arte.
Lo Studio d’Arte NE.EA., con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Poggiardo, presenta una singolare collettiva d’arte contemporanea con il tema “la prima esposizione dopo la fine del mondo”. Alcuni dei più interessanti giovani artisti salentini, coordinati dallo Studio d’Arte NE.EA., fautore dell’iniziativa e parte integrante della stessa, si cimenteranno nel tema con opere proprie a tema ironico, ludico e apocalittico.
Tra gli artisti in mostra: Alessandro Maggiulli, Chiara De Lorenzo, Debora De Massimo, Emanuela Lisi, Emanuele Cutrino, Frank Lucignolo, Giuseppe Antonaci, Luigi Moscatello, Luigi Pirelli, Marianna Carluccio, Massimo Coalizzi, Monè (Simone Corvaglia), Reà (Andrea Mariano), NE.EA.BROS., Orodè Deoro, Valentina Romano, Valentina Sky, Valeria Puzzovia.
La mostra verrà inaugurata domenica 30 dicembre 2012 alle ore 18.30, presso il Palazzo della Cultura in Piazza Umberto I alla presenza degli autori, del Sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati e dell’Assessore alla Cultura Alessandro De Santis. Ad arricchire la serata inaugurale il concerto “Sax Contest” alle 20.30 con i due quartetti di sax Quatour Musikè e The Reve Quatour che avranno come special guest Ippazio Primavera , Voce narrante e Maurizio Olivares Percussioni.
La mostra sarà visitabile fino al 10 gennaio tutti i giorni dalle 18.30 alle 20.30.
In perfetto stile NE.EA., dopo la mostra “KUNST und KRISE – L’arte al tempo della crisi” tenutasi ad Agosto negli spazi del Palazzo Baronale di Martano, il duo Reà-Monè (Andrea Mariano – Simone Corvaglia), si rimette in discussione nel progetto “ARTE FINO ALLA FINE DEL MONDO”. Un ennesimo pretesto e banco di prova che sin dal titolo, non nasconde le sue velleità ironiche su un tema di indiscussa attualità e risonanza mediatica.
Partire dall’attualità per restituire all’arte una sua dignità sociale e culturale, è l’obiettivo del duo artistico. Un modo per riflettere e cogliere ogni situazione quotidiana, anche la più inquieta, come opportunità e spunto di azione artistica e dunque di creazione, trasformazione e trasmissione di pensiero.