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Al Teatro Politeama Greco a Lecce, si alzerà il sipario sull’ultima opera in cartellone, “La Traviata” di Giuseppe Verdi

Gran finale della 44^ Stagione Lirica Tradizionale della Provincia di Lecce 2013: venerdì 8 marzo, alle ore 20.45, nel Teatro Politeama Greco a Lecce, si alzerà il sipario sull’ultima opera in cartellone, “La Traviata” di Giuseppe Verdi.

Oggi, nella Pinacoteca del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” a Lecce, sono stati illustrati tutti i particolari della messa in scena del capolavoro verdiano. Ospiti due artisti di calibro internazionale come Lindsay Kemp, il celeberrimo coreografo, attore, ballerino, mimo e regista britannico, che di “Traviata” sarà il regista, e il coreano Min Chung, maestro concertatore e direttore d’orchestra dell’opera verdiana, giovanissimo figlio di uno delle più rinomate “bacchette” al mondo, che a Lecce farà il suo debutto europeo.

 A passarsi la parola, rispetto ai vari aspetti della serata, erano presenti la vice presidente e assessore provinciale alla Cultura Simona Manca, il direttore artistico della Stagione Sergio Rendine e il regista collaboratore David Haughton. A moderare l’incontro il direttore di produzione Antonio De Lucia, ringraziato da tutti presenti per il suo impegno e la sua competenza.

“Quale migliore opera di Traviata, che oltretutto va in scena l’8 marzo, da dedicare a tutte le donne che spendono la loro vita in funzione di un sentimento importante quale è l’amore”, ha esordito la vice presidente assessore alla Cultura della Provincia di Lecce Simona Manca che, soffermandosi sui ringraziamenti a tutti coloro che ha reso possibile questa 44^ Stagione, ha encomiato il direttore artistico Sergio Rendine, “che ha portato un’ondata di fresco e di novità  e ci ha fatto registrare il tutto esaurito”. Un accenno poi, al progetto per i giovani: “I ragazzi leccesi e salentini sembrano diventati tutti melomani”, ha detto, “le richieste quest’anno sono state tantissime”.

Un breve bilancio della Stagione è stato tracciato dal direttore artistico Sergio Rendine, che ha sottolineato “la gioia di vedere il teatro sempre pieno, per produzioni che si sono distinte per qualità. Chiudiamo doverosamente l’anno verdiano con l’opera più eseguita, un capolavoro di dramma ed interiorità. Non ho vergogna di dire che al mio millesimo ascolto di Traviata mi scendono ancora le lacrime. In questa produzione le sensazioni dell’animo escono di più rispetto ad altre, altrettanto pregevoli. Qui non si cerca il colpo sulla novità, si cerca l’emozione, lo sguardo, il patos dei personaggi con la raffinatezza e la maestria di Lindasay Kemp”. Citazione anche per il direttore d’orchestra, da lui definito “giovane e bravissimo, che unisce alla forza dirompente e all’entusiasmo della giovinezza, il rigore e la conoscenza. La sua sarà un’interpretazione filologica. Mi vanto di aver catturato il suo debutto in Europa”. 

E’ intervenuto anche il maestro Min Chung: “E’ un onore essere qui in Italia; anche 160 anni dopo la prima rappresentazione continuiamo a metterla in scena  con le stesse emozioni, perché i sentimenti umani non cambiano mai”.

La prima rappresentazione di Traviata andò in scena il 6 marzo 1853 alla Fenice di Venezia; a Lecce approdò nel 1859, al Teatro San Giusto.

La simpatia, le parole, il carisma di Lindsay Kemp hanno poi incantato la platea della conferenza. “E’ un grande piacere essere tornato a casa mia a Lecce”, ha dichiarato l’eclettico artista. “Sono stato qui tante volte come ballerino con la mia compagnia e con quella di Fredy Franzutti, ma questa è la prima volta col mio cappello da regista. Ed è ancora più bello perché Traviata è la mia opera preferita, con un gruppo di collaboratori eccellenti e un cast di cantanti-attori veramente splendidi. Mi sono trovato molto bene con il Coro, del quale ho cercato di esaltare ogni carattere, ogni identità”.

“Tutto suona bellissimo all’orecchio, ho cercato di renderlo bellissimo anche per gli occhi. Sappiamo che ci sono meno soldi per tutto, soprattutto per la cultura, ma non sento di aver fatto alcun compromesso artistico. Il mio sforzo è quello di seguire il più possibile le intenzioni e lo spirito di Verdi. Ogni movimento, ogni gesto, ogni colore (dei costumi e delle scene) è un tentativo di tradurre la musica e le emozioni di Verdi. Non cerco mai di essere originale, se accade è un incidente e, per fortuna, sono soggetto a molti incidenti. Mi sono ispirato a pittori come Degas e Toulouse Lautrec e il mio tentativo è portare bellezza in palcoscenico e di incantare il pubblico. Spero ardentemente che questa produzione di Traviata trasmetta la sua magia al pubblico leccese”.

L’opera romantica in tre atti, su libretto di F. Maria Piave e musica di Giuseppe Verdi, di scena l’8 marzo, sarà replicata sabato 9 marzo 2013, ore 20.45, e domenica 10 marzo ore 18. L’11 marzo, poi, sarà al Teatro Verdi a Brindisi (sipario 20.45).

Il cast di “Traviata”:  Violetta Valéry Burku Uyar (8 e 10 marzo), Mina Yamazaki (9 marzo); Alfredo Germont Massimiliano Pisapia (8 e 10), Marco Iezzi (9); Giorgio Germont Giampiero Ruggeri (8 e10), Pierluigi Dilengite (9); Flora Bervoix Letizia Del Magro,  Annina Martina Capasso, Gastone Orlando Polidoro, Barone Douphol Francesco Baiocchi, Marchese D’Obigny Angelo Nardinocchi, Il Dottore Grenvil Gianfranco Zuccarino, Giuseppe – domestico Fabio De Benedetto, Domestico e Commissario Giorgio Schipa. Ballerini solisti: Daniela Maccari, Antonio Aguila.

Nella serata si esibirà il Coro lirico di Lecce; maestro del coro Emanuela De Pietro. L’Orchestra è la “Tito Schipa” di Lecce. Regista assistente e coreografo è Daniela Maccari, aiuto regista Francesca Rollo. La scenografia è a cura di Alfredo Troisi, mentre i costumi sono di Lindasay Kemp.

Anche per “Traviata” è in programma l’incontro, l’ultimo, del ciclo di conferenze di introduzione alle opere intitolato “Ouverture”, promosso dall’associazione “Amici della lirica”, che si terrà presso il Museo “Castromediano” a Lecce, giovedì 7 marzo alle ore 18.30. La conferenza su “Traviata” sarà curata dalla professoressa Wanda Gianfalla, che illustrerà al pianoforte, con esempi diretti, la struttura di Traviata.

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