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Ancora in calo i prestiti alle imprese salentine

Come i gamberi

Ancora in calo i prestiti alle imprese salentine

Negativo anche il dato regionale. Si «salva» solo Bari

 Come i gamberi. I prestiti concessi alle imprese salentine sono tornati, nel mese di luglio, ai valori di un anno fa: tre miliardi e 950 milioni di euro. Si tratta all’incirca dello stesso importo di luglio 2011.

I finanziamenti, rispetto al mese precedente, sono diminuiti di 22,3 milioni, pari allo 0,56 per cento in meno (a giugno ammontavano a tre miliardi e 973 milioni).

A rilevarlo è l’«Osservatorio economico – Faro sul credito» di Confartigianato Imprese Lecce che ha analizzato gli ultimi dati della Banca d’Italia per monitorare l’andamento degli impieghi erogati alle aziende.

Guardando ai settori, il comparto dei servizi è quello più penalizzato: meno 24 milioni, pari ad un tasso negativo dell’1,16. Calano pure i finanziamenti al manifatturiero: meno 8,5 milioni, pari all’uno per cento in meno. Aumentano, invece, quelli destinati al settore delle costruzioni: più 9,3 milioni, pari all’1,12 per cento in più. Una percentuale inaspettata considerata la grave recessione in cui versa il settore edile. Tuttavia, come detto, l’ammontare complessivo degli impieghi relativo a luglio è inferiore rispetto al mese precedente.

Si tratta, è bene precisarlo, di prestiti cosiddetti «vivi», cioè finanziamenti al netto delle sofferenze e delle operazioni di pronto contro termine.

Più in generale, in Puglia, sempre tra giugno e luglio, i prestiti sono diminuiti dello 0,10 per cento (-25 milioni). Solo Bari registra un valore positivo (+0,55 per cento) e rappresenta il 45 per cento dei finanziamenti erogati nella regione, mentre «crollano» Barletta-Andria-Trani (-0,91 per cento), Foggia (-0,83) e Brindisi (-0,63).

«Queste elaborazioni – spiega Amedeo Giuri, direttore di Confartigianato Imprese Lecce – dimostrano che persistono ancora grosse difficoltà nell’accesso al credito, soprattutto da parte delle piccole e medie imprese». Tant’è che, nel Salento, la «fetta» più cospicua dei finanziamenti (due miliardi e 727 milioni) è andata alle imprese con più di venti addetti; mentre la restante parte dei prestiti (un miliardo e 223 milioni) a quelle più piccole.

Tasso di riferimento per il credito agevolato. Scendono ancora i valori del tasso di riferimento per il credito agevolato a industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile. La misura del parametro in vigore dal primo ottobre, per le operazioni oltre i 18 mesi, si attesta al 5,93 per cento (lo 0,35 per cento in meno rispetto al 6,28 per cento di settembre). Una percentuale notevolmente inferiore a quella dei primi mesi dell’anno (l’1,85 per cento in meno rispetto al 7,78 per cento di gennaio).

Seguono un grafico «a torta» e, nella pagina successiva, tre tabelle con tutti gli importi dei finanziamenti erogati alle aziende delle sei province pugliesi, distinti per settore produttivo («servizi, manifatturiero», «costruzioni») e per dimensione aziendale (più o meno di 20 addetti), confrontati su base mensile ed annuale

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