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Aperta la campagna elettorale del Partito Democratico del Salento

La fine del leaderismo, la centralità del Sud, il valore del lavoro

“Solo il Pd sarà in grado di rappresentare il Salento nel prossimo Parlamento”

La maggiore forza politica riformista presenta le liste a Lecce

 

La campagna elettorale del Partito Democratico del Salento si è aperta con un bagno di folla alla Officine Cantelmo. Elettori, militanti, dirigenti e amministratori locali da tutta la provincia hanno risposto in maniera massiccia, affollando la sala dove si sono succeduti gli interventi del segretario del Pd pugliese, Sergio Blasi, e dei capilista alla Camera e al Senato Franco Cassano e Anna Finocchiaro, alla presenza di tutti i candidati salentini nelle liste del Pd in Puglia.

L’apertura della campagna elettorale del Pd ha segnato un momento di svolta sul piano politico per il centrosinistra salentino. Il Pd è l’unica forza che si candida a rappresentare pienamente il Salento e le sue istanze nel prossimo Parlamento. Questo per il numero e per la qualità della rappresentanza che a questo territorio il Pd è riuscito a garantire nella composizione delle liste, a differenza del Pdl e dell’intera coalizione di centrodestra, ma anche per la centralità che il Sud ha assunto nel programma del Pd.

Una responsabilità ben individuata negli interventi che si sono succeduti.

Il segretario regionale del Partito Democratico, Sergio Blasi ha parlato della “chiusura di un’epoca in cui i corpi collettivi sono stati messi da parte dal leaderismo. Il percorso del Pd in questi ultimi anni é stato un percorso lungo, un percorso di costruzione di un soggetto collettivo che prova finalmente a ripristinare un rapporto sano tra cittadini e politica, per ristabilire un primato di fiducia. Da noi nessuno scappa via con le liste in mano. Quante volte il centrodestra salentino ha blaterato di baricentrismo. Oggi quello pugliese si mostra interessato a portare in Parlamento solo Fitto e una nutrita pattuglia di rappresentanti barese del Pdl. É un motivo in più perché il Salento indichi nel Pd l’unica forza di rappresentare gli interessi di questa terra”. Così come netta è stata la sollecitazione da parte di Blasi nei confronti dello schieramento centrista: “Montezemolo dice che in Puglia c’è una vacanza di governo. Io chiederei a Montezemolo se sa che questa é una delle pochissime Regioni che é stata in grado di costruire occupazione anche nella crisi dimostrando che il Sud può ripartire da sé, che si può essere cittadini senza perdere l’amore verso la propria terra, le proprie tradizioni”.

Il capolista alla Camera, Franco Cassano, sociologo dell’università di Bari,  ha parlato di “un ventennio in cui il Sud è scomparso dall’agenda politica, ma adesso bisogna rimettere il Sud al centro: è un’operazione necessaria per riconciliare il Paese con se stesso perché un paese che si riduce alla sua parte settentrionale è un paese che si arrende alla sconfitta. Una reale uguaglianza per il sud, questa dovrà essere la priorità del nuovo governo. Il Pd scommette sul Mediterraneo, propone un progetto corale che va condiviso con tutti quei paesi che oggi sono ancora lontani ma dei quali dobbiamo riscoprire la vicinanza. Un progetto che costruiremo insieme perché il partito democratico ha molte personalità, ma non è un partito personale”.

Ha concluso la manifestazione la capolista del Partito Democratico al Senato Anna Finocchiaro: “Sembra quasi che gli altri partiti abbiano paura a parlare di Mezzogiorno. E quando ne parlano, lo definiscono un luogo di povertà, in realtà sono miopi, come chi non si rende conto il mondo si è capovolto e che nel Sud di tutto il mondo oggi sussiste uno sviluppo tumultuoso delle economie. Il Mezzogiorno è la prima porta che l’Italia ha per aprirsi al Mediterraneo. Abbiamo un capitale umano chiuso in una bolla. Dobbiamo liberare questa straordinaria energia. Chi parla di Mezzogiorno come un luogo di povertà io, insomma, dico che è cieco. E questa non è una fortuna solo nostra ma per l’Italia e per l’Europa. Dobbiamo concentrare il meglio che abbiamo proprio qui, quindi, nel Mezzogiorno e dobbiamo riprendere animo, non c’è più molto tempo. Dobbiamo fare una campagna in immersione, concentrata sull’incontro ricordando come dice Bersani che nessuno è troppo alto o troppo basso per guardarlo negli occhi.”.

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