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Australia occidentale, donna attaccata da uno squalo mentre nuota su un gonfiabile

Immagini terrificanti mostrano un enorme squalo bianco in agguato nell’oceano a pochi metri dalla riva, meno di un’ora dopo che una giovane donna è stata morsa al tronco

Una donna di 20 anni è stata ricoverata dopo l’attacco di uno squalo. È successo poco prima di mezzogiorno di domenica, a meno di 200 metri dalla riva presso il famoso, ma famigerato, Kelp Beds a Wylie Bay vicino a Esperance. In particolare, le autorità hanno riferito che la giovane stava nuotando usando un anello gonfiabile per piscina, quando uno squalo l’ha aggredita. È riuscita a nuotare verso la riva dove gli amici l’hanno soccorsa e le hanno bendato la ferita, prima di portarla al campus sanitario locale. Il Royal Flying Doctor Service ha successivamente trasportato la donna a Perth per ulteriori cure e le immagini del suo arrivo all’aeroporto sembravano mostrarla sveglia. Rimane in condizioni gravi ma stabili al Royal Perth Hospital. Circa mezz’ora dopo l’attacco, uno squalo bianco di tre metri è stato avvistato in agguato vicino alla riva in acque cristalline vicino a Wylie Bay. Ma le autorità hanno detto che non ci sono stati altri avvistamenti di squali nell’area di Kelp Beds dopo l’attacco. Il materassino gonfiabile della donna è stato recuperato in ritardo domenica ed è stato trasferito a Perth per analisi scientifiche. “Le indagini stanno continuando da parte del Dipartimento delle industrie primarie e dell’unità di risposta agli squali per lo sviluppo regionale per determinare i dettagli dell’incidente”, si legge in una dichiarazione. La spiaggia è rimasta chiusa lunedì. Purtroppo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, attacchi di questo genere non sono così rari a Esperance, famosa per le sue meravigliose acque cristalline e per il surf, ma è anche nota per i suoi enormi squali e attacchi mortali. Come quello accaduto ad Andrew Sharpe, 52 anni, che è stato aggredito da uno squalo bianco di cinque metri mentre faceva surf a Kelp Beds nell’ottobre 2020. Il suo corpo non è mai stato trovato. Oppure a Laeticia Brouwer, 17 anni, che è stata morsa a morte a una gamba mentre faceva surf con suo padre nell’aprile 2017. Anche il surfista Sean Pollard è stato sbranato a Wylie Bay nel 2014, perdendo la mano destra e il braccio sinistro, ma è sopravvissuto all’attacco di due squali.

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