Parte lunedì il percorso per 70 ragazzi videolesi di assistenza domiciliare. Già avviato la scorsa settimana il servizio scolastico e domiciliare per audiolesi
“Nonostante la crisi che sta attraversando il Paese, nonostante il Governo abbia disposto tagli anche al Fondo Nazionale per le Politiche sociali, la Provincia di Lecce prosegue nel suo impegno a favore delle famiglie, dei giovani, delle donne, dei disabili” afferma l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Lecce, Filomena D’Antini Solero.
Nello specifico, l’Assessorato alle Politiche sociali continua a garantire la formazione scolastica e professionale per gli studenti videolesi e gli studenti audiolesi e, anche per quest’anno, offre i servizi di assistenza necessari per l’inserimento scolastico e per la formazione umana e professionale dei ragazzi svantaggiati. Grazie a economie di cassa e a fondi reperiti nel bilancio di previsione, la Provincia di Lecce è riuscita a destinare oltre 1 milione di euro per l’assistenza domiciliare e scolastica ai videolesi e agli audiolesi.
Molte attività sono già partite, altre partiranno la prossima settimana: 70 sono gli interventi domiciliari pianificati e 21 quelli previsti all’ interno delle scuole, in un rapporto di uno a uno. Il servizio è stato affidato ad una Cooperativa socioculturale che si occuperà di accompagnare i ragazzi fino alla fine dell’anno scolastico, ovvero fino a maggio 2013.
“Un grande lavoro è stato compiuto per poter garantire i servizi e non far venir meno l’offerta essenziale di assistenza da parte della Provincia – afferma l’assessore D’Antini – Verrà, quindi, garantito anche per l’anno scolastico in corso il supporto domiciliare e scolastico a studenti videolesi e l’assistenza personalizzata didattica integrativa domiciliare e scolastica per audiolesi. Inoltre, verranno garantiti contributi economici ai videolesi per l’acquisto di sussidi didattici e per attività integrative, contributi economici ai videolesi per trascrizione o ingrandimento testi scolastici (trascrizione dei testi in braille), il pagamento rette di ospitalità a audiolesi negli istituti. Insomma, un impegno a tutto tondo per stare accanto alle famiglie in difficoltà e assicurare la formazione e la crescita dei ragazzi.
Da assessore alle Politiche sociali, consapevole degli sforzi quotidiani che l’intera Giunta sta affrontando, cercando di trovare soluzioni adeguate, mi chiedo: come potranno essere garantiti in futuro i servizi per il territorio in seguito al riordino delle Province e il conseguente commissariamento dell’Ente di palazzo dei Celestini? O ancora come potranno essere aiutate le famiglie e i giovani in seguito all’ azzeramento del Fondo nazionale per le Politiche sociali disposto dal Governo in sede di spending review? La preoccupazione dei cittadini e degli amministratori è più che mai comprensibile”.
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