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Barba: Sviluppo portuale-c’è bisogno del coinvolgimento di tutti. Una sola noce nel sacco suona poco…

Ci sono questioni per le quali la forma è altrettanto importante della sostanza, anzi, per le quali, la forma stessa è sostanza. E di solito sono questioni importanti, le più importanti, quelle che, per essere affrontate e risolte, hanno bisogno di un grado di condivisione elevatissimo e di una preparazione solida sin dallo stato embrionale.

Una di queste mi pare essere quella della politica portuale, strategica ed indispensabile non soltanto per Gallipoli e per il Salento, ma per l’intero Paese. E fa bene il consigliere Giuseppe Coppola a metterla al centro di molti suoi interventi e di molte sue pubbliche riflessioni.

Ma proprio perché ci troviamo dinanzi a temi così urgenti, sarebbe bene che non fossimo di fronte al portato di un’argomentazione personale, soggettiva, impostata da qualcuno che dà l’impressione di volersi arrogare la primogenitura di ogni cosa, bensì davanti ad un’idea condivisa in maniera radicata sul territorio e con il territorio, attraverso il confronto, il raffronto e, perché no?, anche lo scontro democratico con tutte le forze economiche, istituzionali e sociali che hanno il diritto/dovere di esprimere una loro opinione.

In buona sostanza, lo sviluppo portuale del territorio non può essere derubricato ad un’interrogazione che diventa mozione, sulla quale si chiede l’alzata di mano – la sola alzata di mano – di uomini e donne che non hanno avuto il modo e il tempo di ragionare, valutare, consultarsi e decidere approfonditamente sul tema.

Le linee strategiche sullo sviluppo portuale di Gallipoli dovrebbero essere esposte prima almeno nelle Commissioni consiliari, evitando di esautorare i consiglieri eletti dai cittadini per mettere il tutto nelle mani della sola Giunta o dei soli funzionari. Bene hanno fatto l’assise comunale, il Sindaco e l’esecutivo a respingere una proposta monca e solitaria, preparandosi a ragionare su qualcosa di più articolato, complesso, condiviso, ragionato, sensato e utile.

Io sarei ancora più drastico e pretenderei che, dinanzi ad argomenti così strategici, si facessero assemblee pubbliche partecipate, meeting, convegni, congressi e incontri, allo stesso modo in cui avviene quando si disegnano i piani urbanistici generali di una città, coinvolgendo enti, associazioni, uomini e donne di cultura, imprenditori e commercianti portatori di interessi legittimi, politici e gente comune, insomma chiunque abbia qualcosa da dire o predisposizione ad ascoltare.

Soltanto così un’idea entra nel cuore della città e dopo questo lavorio pubblico e trasparente può essere adottata nelle sedi opportune e con le opportune modalità.

Questo merita una città che deve interrogarsi sulle potenzialità economiche e occupazionali da sprigionare e mettere in atto per la realizzazione dei futuri porti turistico e peschereccio, stante la non trascurabile e importante ubicazione del porto commerciale.

Siamo di fronte ad un argomento strategico per il domani della nostra gente!!! La fretta e l’improvvisazione che da questa ne consegue sono sempre cattive consigliere. Il detto popolare ci insegna che “la gatta frettolosa fa i figli ciechi”!!!

Venneri docet…

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