28 Mag 2013
BIOMASSE: IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA NEL PSR PUGLIA 2007-2013 BANDO 311 – AZIONE 5
Incontro a tema Giovedì 30 maggio – Scuderie di Palazzo Gallone – TRICASE
Il Gruppo di Azione Locale “Capo S. Maria di Leuca” comunica che Giovedì 30 maggio a partire dalle ore 10.00 a Tricase presso le Scuderie di Palazzo Gallone in Piazza G. Pisanelli si svolgerà un incontro tecnico-informativo, dedicato al Bando, di prossima pubblicazione, per la Presentazione di Domande di Aiuto – Investimenti funzionali alla produzione e alla vendita ai soggetti gestori di energia da fonti energetiche rinnovabili, previsto nell’ambito del Programma Sviluppo Rurale della Regione Puglia 2007-2013.
All’iniziativa saranno presenti: Giosuè OLLA ATZENI – Direttore del GAL “Capo S. Maria di Leuca”, Giulio SPARASCIO – Vicepresidente GAL “Capo S. Maria di Leuca” e Marino BERTON – Presidente AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali.
All’incontro sono stati invitati a partecipare i titolari delle aziende agricole e agrituristiche del Capo di Leuca, i tecnici dei GAL pugliesi e del settore agricolo operanti nel territorio salentino.
I soggetti beneficiari del bando della Misura 311 – Diversificazione in attività non agricole – Azione 5, saranno gli imprenditori agricoli in forma singola o associata. Le attività svolte dai soggetti richiedenti, attestate dalla visura camerale, devono essere esclusivamente le attività agricole ricomprese nella categoria principale A della classificazione ISTAT ATECO 2007 e le attività connesse alle attività agricole.
La finalità del bando Misura 311 Azione 5 del PSR Puglia 2007 -2013 è quella di promuovere e incentivare interventi di diversificazione delle attività esercitate presso le imprese agricole, al fine di favorire la creazione di nuove fonti di reddito e occupazione, valorizzando il ruolo multifunzionale delle aziende, per contrastare la diminuzione di competitività del settore agricolo e il conseguente abbandono delle attività. Tale finalità è perseguita attraverso l’obiettivo di promuovere la produzione e l’utilizzazione di energia da biomasse. I suddetti impianti, di potenza elettrica nominale non superiore a 0,65 MW dovranno essere alimentati da biomasse da colture dedicate e/o da residui colturali e dell’attività zootecnica e da sottoprodotti dell’industria agroalimentare, come di seguito specificati.