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“BRAIN COMPUTER INTERFACE” PER PAZIENTI IN COMA E POST-ICTUS IL 26 FEBBRAIO WORKSHOP CON BRENDAN ALLISON

“Nuove direzioni per il processamento di segnali biologici: Brain Computer Interface per pazienti in coma e post stroke” è il tema del workshop in programma venerdì 26 febbraio 2016 alle ore 9 nella sala conferenze DREAM, il Laboratorio diffuso di ricerca interdisciplinare applicata alla medicina dell’Università del Salento e della ASL Lecce (palazzina Direzione amministrativa, primo piano, ospedale “Vito Fazzi”, Lecce).

«Gruppi di ricercatori in tutto il mondo», spiega Sara Invitto, ricercatrice del Laboratorio di Neuroscienze del Dipartimento di Scienze e Tecnologie biologiche e ambientali dell’Ateneo, che introdurrà il workshop, «stanno lavorando sulla Neuroprostemica e sulle cosiddette “Brain Computer Interface”, strumenti che permettono di interfacciare i segnali cerebrali con interfacce digitali. Le BCI, infatti, traducono attività cerebrale in segnali di controllo per numerose applicazioni, inclusi strumenti che aiutano persone con severa disabilità (per esempio pazienti in coma) a comunicare e a migliorare la propria qualità della vita. Le BCI sono inoltre usate per ripristinare i movimenti, per implementare le funzioni cognitive e per un controllo ambientale. Tra le applicazioni più interessanti, quelle su soggetti che riescono a svolgere dei compiti esclusivamente grazie all’attività del pensiero. Nel corso del workshop verranno insegnate, anche grazie a dimostrazioni pratiche, le basi della registrazione delle BCI, il processamento del segnale e alcune applicazioni utili per qualità della vita dei pazienti».

La strumentazione verrà illustrata da Brendan Allison, esperto in Cognitive Science, che si è formato alla University of California (San Diego, USA). Nel campo delle BCI da più di vent’anni (con ricerche assieme ai professori Jonathan Wolpaw, Gert Pfurtscheller e Christa Neuper), Allison è attualmente senior scientist presso l’azienda GTEC (ingegneria biomedica).

La dottoressa Sara Invitto, menzione speciale del Premio ITWIIN 2015 (Associazione italiana donne inventrici e innovatrici) per la Ricerca Innovativa, si occupa di neuroscienze cognitive attraverso l’elettroencefalografia e i potenziali evento correlati e di nuove tecnologie.

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