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Bratta, lo sviluppo della green economy dipende dalla costruzione di un impianto normativo serio

Si è conclusa da pochi giorni ProEnergy+, l’evento professionale dedicato all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili.

 

Condividendo mission e vision, il Distretto produttivo pugliese “La Nuova Energia” ha preso parte attivamente all’evento, con uno spazio espositivo e due workshop, uno su smart-grid e l’altro sul fotovoltaico scevro da incentivi statali, che hanno riscosso un enorme successo di pubblico.

 

«Sia i tre giorni di fiera che i due workshop sono stati un importante momento di confronto con i maggiori esperti del settore e quanti lavorano e gravitano attorno al mondo delle rinnovabili, ha dichiarato il presidente del Distretto, Giuseppe Bratta. Il dato fondamentale che è emerso è che lo sviluppo delle rinnovabili passa attraverso l’evoluzione normativa del settore, oltre che attraverso soluzioni tecniche innovative».

La sfida della green economy, secondo Bratta, infatti è quasi esclusivamente normativa e regolatoria. «Con gli attuali costi energetici  non resta che costruire a livello nazionale un impianto normativo non più orientato alla politica degli incentivi». L’innovazione tecnologica resta un punto cruciale, che deve però andare di pari passo con la creazione di un sistema regolatorio definitivo ed univoco.

Tra le novità di carattere tecnico presentate in occasione di ProEnergy + c’è senz’altro la creazione di “micro-reti”. «Le micro-reti possono essere applicate tanto al piccolo condominio quanto all’insediamento produttivo di una zona industriale. Esse permetterebber lo scanbio e la vendita di energia tra privati, tra chi produce e chi consuma in una specifica micro-rete. Ma ancora una volta, conclude Bratta, è tutta una questione normativa: finchè l’impianto legislativo non regolamenterà tutte queste sfaccettature, le potenzialità rimarranno allo stadio embrionale».


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