17 Set 2012
Buccoliero: Nel pdl sul conflitto di interessi necessario un allargamento a quelli politici.
“Raccogliere lo spirito dei proponenti il pdl sulle incompatibilità e sui conflitti di interesse dei componenti la giunta regionale e dei consiglieri regionali, non solo è utile ma anche interessante e produttivo se tali condizioni conflittuali si estendono anche a quelli di natura politica.” E’ quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Buccoliero a commento dei lavori della settima commissione regionale del 13 settembre u.s..
“La portata e i contenuti della norma non risolvono i problemi della corruzione e non garantiscono la impermeabilità dell’Istituzione da possibili brame delittuose. Tuttavia può essere un segnale di forte sensibilità in materia di legalità che non possiamo trascurare. Credo inoltre – continua Buccoliero – che la legalità debba camminare unitamente all’etica e, in questo senso, i Moderati e Popolari sono promotori di alcuni emendamenti aggiuntivi che introducono nel testo la necessità di scindere la veste dei componenti la giunta regionale da cariche di partito. Tale esigenza nasce dalla necessità di assicurare all’Ente Regione l’esclusività dell’incarico, specie per i componenti la giunta regionale per effetto delle minori attenzioni date da questi ultimi al proprio incarico governativo a favore dei compiti di partito”.
“Se l’interesse per la cosa pubblica è autentico, si comprenderà che un Assessore regionale o un Presidente della Giunta Regionale, non può essere distratto da compiti di partito, altrettanto importanti e che richiedono un impegno a tempo pieno”.
“Il periodo che viviamo è sin troppo difficile per consentire a profittatori da quattro soldi di utilizzare le istituzioni pubbliche per rincorrere bramosie personali. Pertanto, il progetto di legge in oggetto potrà trovare il supporto favorevole dei MeP (Moderati e Popolari) solo se i proponenti accettassero di allargare a tali condizioni le incompatibilità richiamate, dimostrando che le finalità della norma presentata sono autenticamente votate al bene e non contengono richiami ideologici”.