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Carenza di medici a Oncoematologia pediatrica a Lecce. Mazzei, “La Regione provveda ai bisogni dei piccoli pazienti”

Sui temi della sanità regionale non si finisce mai di imparare, e c’è sempre qualcosa di nuovo che ogni giorno sfugge al controllo dell’amministrazione Vendola, come nel caso del reparto di oncoematologia pediatrica del Vito Fazzi di Lecce.

Si tratta, come tutti sanno, di un presidio di straordinaria importanza presente da anni nel polo oncologico Giovanni Paolo II di Lecce. Il reparto, coordinato dalla dott.ssa Assunta Tornesello, è considerato un punto di riferimento di eccellenza dell’offerta sanitaria salentina, soprattutto in relazione alla gravità delle malattie che qui vengono contrastate e che colpiscono individui giovani di età adolescenziale e infantile.

Il punto è che il reparto è affetto a sua volta da una “pericolosa malattia” e cioè la mancanza di personale medico in grado di coprire in modo adeguato l’orario giornaliero e garantire la necessaria turnazione.

La carenza di medici nuoce gravemente non soltanto all’offerta sanitaria, ma soprattutto all’utenza.

Dai dati in nostro possesso risulta la presenza effettiva del primario e di un altro collega. Due medici in tutto per una domanda elevatissima. E la storia va avanti ormai da molti mesi.

A fronte di un numero minimo di 5/6 oncologi pediatrici è chiaro che un numero così ridotto di professionisti attivi in reparto arreca un notevole pregiudizio all’organizzazione della struttura, con ripercussioni evidenti sulla qualità della risposta sanitaria ad una domanda sempre crescente.

La vicenda è stata già segnalata in passato ma adesso torna alla ribalta per via della assenza di notizie rassicuranti da parte della Asl di Lecce. Se fino ad oggi i disservizi sono stati ridotti a zero e si è continuato a far fronte a tutte le emergenze è stato possibile solo grazie allo spirito di totale abnegazione del primario che ha rinunciato a qualsiasi periodo di ferie, triplicando le forze e le energie. Accanto a questo vogliamo ricordare anche l’impegno straordinario e il ruolo essenziale dell’Agop, l’associazione dei genitori che svolge una funzione delicata di supporto non solo morale e psicologico al reparto.

E adesso proprio i genitori lanciano l’allarme della carenza di medici, preoccupati per la salute dei loro figli e per il futuro del reparto, il quale senza soluzione del problema potrebbe veder messa a rischio la sua stessa sopravvivenza.

Per tutte queste ragioni nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità al fine di conoscere fino in fondo l’entità del problema e di venire incontro ai bisogni dei genitori e dei pazienti di Oncoematolgia pediatrica a Lecce.

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