“Sono pienamente solidale con i 400 addetti alle pulizie nelle scuole salentine che, per incassare miseri stipendi da 600 euro al mese, devono sopportare anche intollerabili ritardi a causa soprattutto della nota azienda di Noci cui è demandata la loro gestione e sono trasferiti i fondi pubblici in questione, fino a dover ricorrere alla Procura della Repubblica. Ad oggi latita ancora quello di giugno, mentre per i mesi estivi sono scattati gli ammortizzatori sociali per un monte-ore settimanale ridotto e, quindi,  con erogazioni ancor più misere. Storie di rabbia e di disperazione accompagnano questa vicenda ampiamente risolvibile con una drastica riduzione dei troppi passaggi del denaro destinato a questi lavoratori. Anche quanti gestiscono i suddetti ammortizzatori – Regione compresa – possono e devono accelerare gli adempimenti di loro competenza. Continueremo a vigilare su questa vicenda, contando di non dover più lamentare in essa evitabilissime criticità”.