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Caroppo: “Nelle auto-celebrazioni di Vendola una Puglia inesistente”

“Nei suoi iniziatici interventi in occasione del confronto tra i candidati alla premier-ship del centro-sinistra, Vendola si è ripetutamente riferito alla Regione che governa da 7 anni e mezzo come ad un esempio luminoso da esportare. E’ nostro compito pertanto descrivere ai nostri connazionali la Puglia di Vendola come veramente è, per evitare all’intero Paese la iattura di ammalarsi delle stesse malattie , come se non avesse già abbastanza guai.
La Puglia di Vendola è quella che dopo un saccheggio devastante all’insegna della spartizione partitocratica più selvaggia e del malaffare più sistematico sta di fatto azzerando in loco il diritto costituzionale alla Salute desertificandone e dequalificandone i presìdi; che ha registrato negli ultimi due anni la più alta crescita del tasso di disoccupazione; che sta assistendo inerme ed inetta alla fuga di massa dei suoi giovani cervelli previo svuotamento delle sue Università; che tartassa famiglie ed imprese in cambio di stucchevoli quanto vane auto-celebrazioni e di annunci a vuoto ai quali non crede più nessuno; che detiene il record nazionale di bocciature dalla Corte Costituzionale per leggine ideologiche e demagogiche dal pesante impatto clientelare; che nasconde in una miriade di ‘carrozzoni’ finalizzati esclusivamente alla premiazione dei compagni ed alla coltivazione a spese di Pantalone del consenso al ‘caro leader’ un debito occulto che graverà pesantemente sul futuro dei Pugliesi.
Nella Puglia di Vendola non c’è una sola significativa infrastruttura in più, il ciclo dei rifiuti non si chiude per scelta ideologica e non decolla nemmeno la ‘raccolta differenziata’, si perde rovinosamente (vedasi Taranto, ma non solo) sia sul fronte della Salute che su quello del Lavoro.
Nella Puglia di Vendola si sfora il patto di stabilità ad ogni vigilia elettorale, scaricandone le pesanti conseguenze sui Pugliesi ad urne chiuse.
In compenso abbiamo un Governatore super-star, sempre in giro per il mondo a spese nostre, presenza fissa di ogni schermo, ininterrottamente candidato a qualcosa.
Quando la scenografia di cartapesta costruitagli attorno dai suoi costosissimi agiografi si sgretolerà, compariranno le macerie in cui sta riducendo una Regione operosa. Ma lui intanto sarà fuggito il più lontano possibile”.

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