RSS Feed12 Set 2012
Caroppo (PPDT): “Il ‘calzino’ di Vendola rivoltato dalla parte sbagliata”
“Forse ha ragione il Presidente Vendola a proclamare di aver ‘rivoltato la Puglia come un calzino’. Peccato però che l’abbia rivoltata dalla parte sbagliata, per esempio desertificando dopo averlo lasciato saccheggiare il suo Sistema Sanitario, caricando di tasse e balzelli i suoi cittadini, cristallizzando prima e poi invertendo il suo sviluppo attraverso furori ideologici alternati ad autentiche inettitudini, occupando tutto l’occupabile ed anche oltre con le sue orde rosse. Quanto alle politiche del lavoro, non saranno certamente i soliti trucchetti contabili pre-elettorali a mascherare una realtà drammatica che ha visto incrementare rapidamente di quattro punti il tasso di disoccupazione, mentre il nostro Governatore e la sua maggioranza si gingillavano con leggine-spots che – come nel caso dell’ILVA – non hanno preservato né le ragioni del lavoro né quelle dell’ambiente.
E se anche fosse vero che sono stati spese ingenti risorse, non ci sarebbe granchè da vantarsene, visto che ci sono arrivate dall’Europa e dal Governo nazionale per essere valorizzate senza che Vendola abbia realizzato una sola nuova importante infrastruttura né attratto un solo, significativo, nuovo investimento, mentre è in corso in tutta la Regione una devastante moria di aziende di ogni tipo e dimensione, anche perché nulla si è fatto per incentivare la competitività del sistema-Puglia, ma al contrario lo si è sovraccaricato di ulteriori oneri ed ostacoli, all’insegna di una politica aprioristica del ‘no’ a tutto ed al contrario di tutto. Basterebbe che Vendola si fermasse un po’ in Puglia ed uscisse dal suo Palazzo perché si avveda perfino lui che di quel fiume di denaro di cui parla non c’è traccia alcuna in un’economia regionale al collasso.
Vendola annuncia di voler esportare in Italia il suo modello, magari con l’allegra compagnia di che ieri lo scortava all’uscita della Cassazione, in una commovente foto di gruppo della riesumazione comunista. Come se non bastassero i guai con i quali la nostra povera Patria già si deve misurare”.
