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Caroppo (PPDT): “Vendola come prima, peggio di prima”

Quando un Governatore, impegnato in una campagna elettorale in primissima persona con quotidiano battage promozionale in ogni genere di mezzi di informazione, nella sua Regione registra una sonorosissima batosta, collocandosi con la sua coalizione ad un umiliante terzo posto a causa soprattutto del tracollo del suo Partito personale, ci si sarebbe dovuti attendere da lui quanto meno un barlume di auto-critica.
Ed invece ci è toccato di ascoltare per oltre un’ora un ennesimo panegirico di sé stesso previo scaricamento vittimistico di ogni responsabilità su soggetti e realtà comunque altri da lui. La colpa è dell’Europa, dei Governi nazionali, dei patti di stabilità, dei ‘commi-Puglia’ che hanno boicottato sadicamente il nostro Eroe, ovviamente senza macchia e senza paura, che ciononostante continua ad intestarsi una fantomatica Regione-modello, rappresentata come una sorta di regno di Bengodi forse perché – essendone costantemente lontano – ne ha perso completamente la cognizione.
Ci saremmo aspettati, in un discorso che avrebbe dovuto segnare una vigorosa ripartenza di un’azione di governo di fatto bloccata dalle continue distrazioni  di chi avrebbe dovuto guidarla, qualche nuova idea da mettere in campo attraverso la ‘giunta di combattimento’ di cui ha elogiato le virtù potenziali, con buona pace di quella scaricata nei confronti della quale – in un diluvio di parole – non ne ha trovata nemmeno una di  ringraziamento, evidentemente accomunandola in una tacita recriminazione ai soggetti malvagi di cui sopra. 
Ed invece abbiamo assistito, a dimostrazione di una perdita totale di ‘spinta propulsiva’,  alla riesumazione di vecchi arnesi come i ‘Bollenti Spiriti’, di cui evidentemente il nostro Presidente sempre emigrante ignora il desolante fallimento.
Quanto alla Sanità, rasenta l’impudenza la scoperta delle ‘sciatterie’ diffuse di un management, di derivazione ‘politica’ quanto altri mai, divenuto all’improvviso capro espiatorio del più grande fallimento dell’era vendoliana, e non può non  suscitare, per chi viene dalla periferia, pesanti interrogativi la citazione di tre esperimenti-pilota di assistenza territoriale tutti concentrati a Bari-Città. Noi infatti, nel nostro piccolo, invano li stiamo aspettando – dopo i soliti, trionfalistici annunci – a Maglie, Gagliano del Capo, Campi Salentina, Nardò e Poggiardo.
Indigna, ma non stupisce, che delle manchevolezze della nostra Sanità ci si sia accorti dopo 8 anni ed al quarto Assessore, che – bontà sua – ha scoperto che in Puglia sopravvivono, sia pur sempre più stentatamente, perfino  gli Ospedali, anche se normalmente funzionano sempre peggio.
In conclusione, da un’ora di solenne auto-celebrazione del loro Governatore, ai Pugliesi non è arrivata nessuna notizia che possa ispirare una nuova speranza, ma solo la desolante conferma che tutto continuerà alla Regione come prima e peggio di prima, di un’ostinazione cieca e supponente nell’accumulare macerie che occorreranno decenni per rimuovere”.

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