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Cassano: “La Puglia crolla, Vendola non c’è”

I dati sull’ andamento dell’occupazione nel settore edile in Puglia, devono fare riflettere tutto il mondo politico locale. L’allarme lanciato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil non può essere trascurato e richiede interventi immediati per ridare fiato ad una delle voci tradizionalmente più rilevanti della nostra economia. La Puglia doveva essere la terra dei nuovi posti di lavoro, quella dove fare impresa diventa più facile. E invece ci si ritrova a fare i conti con il crollo dell’edilizia, 13mila posti di lavoro persi negli ultimi cinque anni e 3550 imprese scomparse. Andati in fumo più di un quarto degli investimenti, ovvero 4,3 miliardi di euro riportandosi ai livelli di produzione del 1992. Ed è un trend negativo che dilaga sempre più forte, con un ulteriore calo del 25 % degli addetti e del 15 % per le imprese rispetto allo stesso periodo del 2011.
Al presidente della Regione, Nichi Vendola, a tutti i componenti della Giunta, all’intero Consiglio regionale e alle amministrazioni locali, non si può non chiedere il massimo impegno, la totale concertazione alla ricerca di politiche industriali, economiche, occupazionali e di sviluppo del territorio. Purtroppo i tempi non sono dei più facili per chi fa impresa e per coloro i quali lavorano nelle imprese, ma oltre la crisi che continua a colpire, c’è anche un pericoloso distacco degli amministratori pubblici e dei politici da quelle che sono le problematiche dei territori che devono governare. All’orizzonte ci sono le elezioni; nel centrosinistra si avvicinano le primarie che già si annunciano roventi. Il presidente Vendola, pur continuando a coltivare legittime aspirazioni, non può e non deve dimenticare il ruolo che gli è stato affidato dai pugliesi”./

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