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Cassano: “La Sanità in Puglia crolla e il centrosinistra gioca al tutti contro tutti”

Da una parte le ‘pezze’ tecniche messe dall’assessore alle politiche della salute, Ettore Attolini, per ‘coprire’ otto anni di azioni sciagurate ai danni della sanità pugliese; dall’altra le ‘pezze’ politiche malamente sistemate da noti esponenti di spicco del centrosinistra, che invece di denunciare pubblicamente e prendere le distanze dall’assenza del governatore Nichi Vendola, cercano colpe dove non ci sono.
Hanno memoria corta questi signori che tutt’ora banchettano sulle ceneri di una Regione che era, ma non lo è più, tra le più moderne e avanzate dell’intero Sud Italia. Il ‘fiuto’ politico però, quello indubbiamente c’è, tanto da far loro comprendere come lo sfascio della sanità pubblica e privata pugliese è un danno tanto enorme fatto alla cittadinanza che uscirne indenni è impossibile.
L’ultima ‘lettura’ del disastro in atto, è quella fornita dal capogruppo del Pd, Antonio Decaro, che nientemeno cancellando con un colpo di spugna otto anni vendoliani, dimenticandosi il ciclone che si è abbattuto sul ‘suo’ ex assessore Alberto Tedesco, scomoda ora Raffaele Fitto gridando allo scandalo. Decaro, invece dovrebbe spiegare a noi e ai pugliese, dov’era e cosa ha fatto finora, assieme naturalmente ai compagni di cordata. Lo smemorato di Torre a Mare dovrebbe ben ricordare la campagna elettorale di Vendola e dei suoi fidi che otto anni fa misero al centro la ‘guerra senza se e senza ma’ al piano di riordino avviato dal presidente Fitto, producendo gli unici risultati di una ‘nuova gestione allegra’ – anzi, allegrissima – della sanità pugliese e di otto anni di ritardi, nell’applicazione di norme precise per la riorganizzazione territoriale dei presidi ospedalieri, ambulatoriali e di pronto e primo soccorso.
Invece di affidarsi a bugìe tanto assurde, smentite clamorosamente dalla storia recente delle nostra Regione, in un raro bagno di umiltà, i perfettissimi compagni dovrebbero prendere esempio, applicandole, da quelle politiche. E invece no, si nega l’evidenza pur di salvare la poltrona e in odore di alleanze per le prossime elezioni. Un gioco al massacro ancora più odioso in quanto perpetrato a danno dei cittadini. Tutti quei pugliesi che hanno vissuto sulla propria pelle gli enormi disagi di un sistema al collasso e che oggi in coro sarebbero ben felici di smentire pubblicamente la fiaba-poesia di otto anni di miracoli”.

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