“Invece di affidare la decurtazione – ancora non si comprende se dalla cifra netta o da quella lorda – del suo stipendio ad una legge regionale, che di fatto per i tempi necessari farà perdere al governatore della Puglia, Nichi Vendola poche centinaia di euro, il presidente potrebbe devolvere da subito la cifra annunciata di 50mila euro annui ad un ente benefico. Nelle ceneri di quel che resta della regione locomotiva del Sud, dopo otto anni di malgoverno di centrosinistra, non avrebbe che l’imbarazzo della scelta nell’individuare i più bisognosi. Del resto sarebbe un bel gesto che di colpo cancellerebbe tutti i dubbi sulla bontà dell’annuncio dell’eterno candidato a qualsiasi incarico possa tenerlo lontano dalla Puglia.
Certo, in tempi di sprechi e sperperi, ogni ‘taglio’ è benvenuto nella caccia ai voti, ma temiamo che il ‘timido coro’ di consensi a Vendola, faccia parte di quell’eterno festival dell’ipocrisia cui da tempo siamo spettatori e vittime.
Vendola, potrebbe per esempio chiudere i rubinetti, che sono enormi condotte, degli sprechi, rinunciare agli assessori esterni, licenziare inutili eserciti di consulenti, bloccare lo sperpero dei ‘personalissimi’ carrozzoni pubblicitari – Apulia film commission e Puglia sound, per esempio – che spendono e spandono senza alcun limite né pudore. Magari, Vendola, dia ai pugliesi esaurienti spiegazioni delle sue operazioni di marketing politico personale per spiegare fino a che punto sono finanziate con soldi pubblici. E, lo stesso comportamento, immediato, ci attendiamo ora dai colleghi che ‘apprezzano e condividono’ tale politica ipocrita, dannosa, inconcludente”./
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