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CENTRO IMID: “BASTA CHIACCHIERE, LA REGIONE SBLOCCHI QUESTA SITUAZIONE”

Il consigliere regionale Saverio Congedo interviene sul blocco dei ricoveri: “Solo 10 mesi fa Attolini portava Campi come esempio di sanità aperta al territorio” 

 “Sarebbe opportuno che alcune questioni di estrema importanza, come quella che riguarda il Centro IMID di Campi Salentina, appartenessero ad una zona franca dalla campagna elettorale, ma devo constatare amaramente che non è così”. Sulla delicata vicenda del blocco dei ricoveri del Centro IMID di Campi Salentina interviene il consigliere regionale del Pdl Saverio Congedo, criticando duramente la Regione Puglia e sollecitando una pronta risoluzione della vicenda.

“Faccio fatica come cittadino pugliese – prosegue – ad ascoltare le meravigliose nenie sulla sanità regionale da parte del presidente Vendola e poi assistere a spettacoli indecorosi come quello che sta accadendo a Campi. È facile pensare che dietro alla mancata autorizzazione della Regione al provvedimento della Asl sul nuovo assetto del centro IMID non ci sia un banale intoppo burocratico, ma  la volontà di dismissione di una struttura che ha ormai rilievo nazionale per quanto riguarda i pazienti affetti da immunopatie. Vendola che rassicura telegraficamente sul futuro del centro, salvo poi non indicare in che modo e in che tempi, dimostra il suo imbarazzo nel conciliare decisioni probabilmente già prese sul centro con l’esigenza di non offuscare la sua campagna elettorale.  E pensare che solo dieci mesi fa l’assessore Attolini si sbilanciava in giudizi lusinghieri sulla struttura di Campi, citandola come modello di una sanità aperta al territorio e della sanità del futuro. Oggi, invece, c’è solo un grande pasticcio, non solo perché il futuro dell’IMID è incerto, ma anche per il paradosso di quei pazienti già in possesso di un piano terapeutico rilasciato dal centro che prevede ricoveri programmati per la somministrazione del farmaco. Che, allo stato delle cose, non potranno fare. Spero davvero che la Regione si attivi e assicuri il prosieguo delle attività – dice ancora Congedo – chiudendo una stagione di chiacchiere e di vuote promesse”. 

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