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“COLPI DI GENIO”, IL TEATRO PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SU DONNE E BAMBINI

DOMANI AD ALLISTE I TEMENOS RECINTI TEATRALI

AFFRONTANO LA PEDOFILIA CON “BLACKBIRD”

Un atto unico di rara crudezza, uno spietato confronto tra un pedofilo e la sua vittima in una squallida stanza di un capannone industriale, a quindici anni di distanza dalla relazione illecita che ha devastato le loro vite. Così si annuncia “Blackbird”, lo spettacolo che la compagnia “Témenos Recinti Teatrali” porterà in scena domani, sabato 15 febbraio, alle ore 20.30, nel cinema Oriente di Alliste.

L’appuntamento fa parte di “Colpi di genio”, la campagna di sensibilizzazione ed educazione per prevenire e contrastare la violenza sulle donne e sui bambini, promossa dall’assessorato provinciale alle Politiche sociali e alle Pari opportunità, ed è stato organizzato con la collaborazione del Comune di Alliste.

L’ingresso è libero, ma la visione è sconsigliata ai minori di 16 anni, per il tema affrontato.

Tratto da “Blackbird di David Harrower, (traduzione di Alessandra Serra), lo spettacolo ha come protagonisti gli attori Liliana Putino, Mino Profico, Giorgia Galati. La regia è di Luca Arcano, la scenografia di Eugenio Piscopello, la fotografia di Sebastiano Basurto. Audio e luci sono curate da Giorgio Cazzato, la direzione organizzativa è affidata a Marco Antonio Romano.

Questa la trama: Ray ha ormai quasi cinquant’anni, si è ricostruito una vita dopo aver scontato la pena per aver abusato di Una, la figlia dodicenne di un vicino di casa. Una riesce a scovarlo, lo costringe in un feroce incontro-scontro, trasformando la stanza in un vero e proprio ring.

La scena è minimale e riproduce uno spazio sporco e poco illuminato. Una scala che conduce ad un piano superiore è l’unica via di salvezza e di respiro pulito da quell’angolo di passato sudicio. Nel sottosuolo di una città anonima, tra immondizia e pochi arredi, i due protagonisti sembrano due animali in trappola e il dialogo tagliente e doloroso esige da loro una gestualità brusca, persino violenta.

Il testo rivela gradualmente i punti importanti del loro passato e analizza le motivazioni dei loro comportamenti, senza mai fornire risposte certe. Di tanto in tanto, le parole si interrompono all’improvviso, con il sopraggiungere di pensieri inespressi che provocano frasi nervose cariche di sottintesi.

Ray ha saldato il suo conto con la giustizia, ma ha dovuto cambiare nome (Peter) e identità per sopravvivere. Una non sembra aver trovato un posto nella società, ma soprattutto, non è riuscita ancora a dare un nome a ciò che le è accaduto. Non cerca la vendetta, ma un confronto con se stessa. Il dialogo corre inevitabilmente sul filo dell’ambiguità e gli interrogativi che ne scaturiscono sono davvero scottanti.

Lo spettacolo fluisce incalzante e senza incertezze. Il rapporto tra i due assume sempre nuove forme e costringe a continui spostamenti del punto di vista da parte di chi li osserva. Il loro rapporto anomalo a volte si tinge persino di sfumature sentimentali, ma la comparsa finale di un’altra ragazzina, forse la figlia della nuova compagna di Ray, fa scattare atroci dubbi.

La rassegna “Colpi di genio” rientra nel Piano provinciale antiviolenza su donne e minori, ideato dall’assessorato alle Politiche sociali e alle Pari opportunità della Provincia di Lecce, con il contributo dei 10 Ambiti territoriali sociali. Partita il 30 luglio 2013, si concluderà a marzo 2014. Le 14 compagnie teatrali, selezionate con un Avviso pubblico della Provincia di Lecce, stanno dando vita ad una vera e propria rassegna teatrale itinerante, incentrata sul tema di grande attualità della violenza sulle donne e sui bambini.

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