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Con il riordino alla rete ospedaliera previsto dalla Regione Puglia il Salento non sarà solo penalizzato, ma realmente mortificato

Il tutto in favore del Nord della Puglia, toccato solo di striscio dalle manovre taglia-ospedali di Niki Vendola.

Infatti nelle province di Taranto e Lecce scompaiono tutti i piccoli ospedali, aggregati ad ospedali più grandi e sottratti al loro territorio di prossimità. Via Nardò (nonostante le promesse elettorali alla sinistra), via Poggiardo, già da tempo dismessi e resi praticamente inattivi Maglie, Gagliano del Capo e Campi Salentina.

Insomma il Salento delle oltre 120 realtà tra comuni e frazioni, il Salento fatto di un territorio sterminato e lunghissimo deve contare su 2, 3 ospedali ingolfati e resi ingestibili dalla prossima enorme mole di lavoro che dovranno svolgere.

Perchè nelle provincie di Bari, Foggia e Bat invece gli Ospedali di “piccole” dimensioni rimangono in vita annessi ad ospedali più grandi?

In particolare si veda l’Ospedale di Lucera (plesso di San Severo) con 85 posti letto, l’Ospedale di Terlizzi (plesso del San Paolo) con 77 posti letto, l’Ospedale di Corato (plesso del San Paolo) con 76 posti letto, l’Ospedale di Triggiano (plesso del Di Venere) con 70 posti letto, l’Ospedale di Canosa (plesso di Andria) con 71 posti letto, Trani (plesso di Bisceglie) con 72 posti letto, Fasano (plesso di Ostuni) con 72 posti letto. Lo sconcerto aumenta quando si entra nel merito di ogni singolo Ospedale fra quelli su citati tanto che viene il dubbio sia sulle conoscenze sulla organizzazione ospedaliera dei tecnici che hanno redatto il piano di riordino, sia sui motivi Politici che hanno indotto la Giunta Vendola ad approvarlo. Come si può pensare che possono funzionare questi “Ospedaletti” assemblati con reparti che appare più che evidente siano stati messi a caso? Che senso hanno i due posti letto di Chirurgia Plastica ed Oculistica a Terlizzi, PAESE DEL GOVERNATORE DI PUGLIA? Che senso hanno i 4 posti letto di Chirurgia Generale a Corato? Che senso hanno due posti di Ostetricia e quattro di Ortopedia a Trani? Perchè a Triggiano troviamo 20 posti letto per malattie infettive e tropicali associati a quelli di Chirurgia e Psichiatria? Ce nesso c’è tra questi reparti?

Tutti questi “mini reparti” richiedono Medici Specialisti (sperando che non siano previsti anche i Primari) Infermieri, OSS, nonché ambienti, tecnologia, farmaci. Tutto questo per soli due posti letto? Ad avviso del sottoscritto il su detto Piano di Riordino è stato concepito forse solo ed esclusivamente per motivazioni di tipo elettoralistiche fatta però, e purtroppo, a spese della comunità e sulla pelle dei malati sopratutto di quelli della provincia di Lecce.

A conferma di quanto su esposto il territorio del Salento, in particolare la provincia di Lecce, vede scomparire le U.T.I.C negli Ospedali di Casarano, Copertino, Galatina e Scorrano le quali saranno convertite in  non meglio definite “Aree Critiche” che comunque è evidente che non garantiranno lo stesso livello assistenziale,  e rimane senza punto nascita tutto un ambito, ove insistono i due ospedali di Gallipoli e Casarano, che raggiunge circa 200.000,00 abitanti.

Si ricordi a a tal proposito che questa amministrazione provinciale, nel giugno 2012, aveva già proposto alla Regione Puglia, con un ODG approvato all’unanimità, di rivedere il Piano di Riordino, tenendo presenti le seguenti indicazioni:

1. Disattivazione dei reparti esistenti a Nardò e a Poggiardo sarebbe dovuta avvenire solo dopo che siano effettivamente disponibili ambienti  idonei e sufficienti presso gli ospedali di Copertino e Scorrano;

2. Mantenimento di un ulteriore punto nascita o presso l’Ospedale di Casarano, tra l’altro già munito di Terapia Intensiva, di Chirurgia Pediatrica, di Pediatria o di Gallipoli, peraltro facilmente raggiungibile da tutti i Comuni dell’Ambito Territoriale di riferimento.

E’ del tutto evidente nella fattispecie la disparità di trattamento tra gli ambiti “baresi” ed il nostro territorio facendo notare che nel Piano di Riordino sono previsti ben 9 punti nascita nella Provincia di Bari con un rapporto di 1: 120.000 abitanti contrariamente a Lecce ove il rapporto è di 1:160.000 abitanti.

E ancora non si comprende quale sarà il destino degli ospedali di Nardò, Poggiardo, Cagliano del Capo, Campi Salentina? E che fine ha fatto la Casa della Salute di Maglie? Rilevo ancora che non si può fare un piano di servizi ospedalieri se prima non è stato redatto un piano di servizi sanitari territoriali.

Non si comprende l’intervento a mio avviso tardino e di natura esplicitamente elettoralistica del Segretario Regionale del PD Sergio Blasi il quale si affretta a giustificare, senza riuscirci, sulle sciagurate scelte in materia di Sanità della Giunta Vendola che toccano e abbassano drasticamente il livello si assistenza sanitaria dei cittadini della provincia di Lecce tentando maldestramente di far passare il messaggio che nulla è cambiato e tutto è come prima. Ci spieghi invece come mai non sono state toccate le U.T.I.C. nel territorio del Barese? Dov’erano Sergio Blasi, La Vice Presidente Loredana Capone, il Consigliere Antonio Maniglio, l’Assessore Regionale Dario Stefano quando è stata approvoto tale “sciagurato” provvedimento.

Gli interventi dei rappresentanti del PD di questi giorni a me paiono “lacrime di coccodrillo”  che volgiono tentare di  confutare la cruda realtà di una Politica Sanitaria Regionale a dir poco miope, stranamente per una sola parte della Regione ovvero il Salento, tecnicamente illogica e che non ha MAI coinvolto i rappresentanti Istituzionali, Provinciali, I Sindaci e le parti sociali.

Il cittadino Salentino, privato negli ultimi due anni di cinque ospedali e con l’azzoppamento degli altri, dove si rivolgerà per la disgnostica di primo e secondo livello per i poliambulatori, i servizi per la TAC, specialistica, Elettrocardiogramma? E ancora, qual’è il piano per l’Assistenza alle Patologie Croniche? Dove verrà dislocato il centro Risvegli e per l’Assistenza dei pazienti in coma vegetativo?

Appare del tutto evidente l’illogicità tecnica e la “malafede politica” in chiave elettorale a vantaggio di una sola parte del territorio regionale (quello barese e di Terlizzi e paesi limitrofi in particolare) e di una sola persona, il Presidente Vendola.

Invito pertanto il Presidente della Provincia a richiedere urgentemente al Presidente della Giunta Vedola l’immediata sospensione della Delibera di Giunta Regionale n° 3006 del 27.12.2012 e di aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti Istituzionali Regionali, Provinciali, Comunali, con le parti sociali e con la ASL, affinché sia riconsiderato quanto previsto nella Modifica ed Integrazione al Regolamento Regionale 7 giugno 2012 n° 11 di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia soprattutto per quanto attiene i presidi ospedalieri, le U.T.I.C ed i Punti Nascita nonché sia previsto un potenziamento dei servizi territoriali e di assistenza primaria che possano garantire livelli accettabili di assistenza per i cittadini.

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