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Concorso Fotografico “SETTIMANA SANTA DALLA FEDE AL RITO DI FRANCAVILLA FONTANA”.

Sabato 27 aprile alle ore 19.30 presso la sala espositiva della Casaccia, in via Municipio, 43 a Francavilla Fontana, si terrà la cerimonia di premiazione del Concorso Fotografico “SETTIMANA SANTA DALLA FEDE AL RITO DI FRANCAVILLA FONTANA”. Seguirà il vernissage della mostra con le opere partecipanti.

Il concorso, organizzato con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana, ha visto l’adesione di 15 concorrenti provenienti dalla Puglia e non solo.

Il vincitore del concorso, decretato da una giuria qualificata, avrà in premio una personale di fotografia presso la Casaccia.

La mostra con le opere in concorso resterà aperta sino al 06 maggio e sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 17.30 alle 20.30 e la domenica dalle 10.30 alle 12.30. Come di consueto l’entrata è gratuita.

I Riti, da secoli, iniziano il venerdì che precede la domenica delle Palme con la processione “Ad tenebras” della Madonna Addolorata curata dalla Reale Arciconfraternita dell’Orazione e Morte sotto il titolo dell’Addolorata che risiede presso la chiesa di Santa Chiara.

La domenica delle Palme, i fedeli carichi dei fasci di rami d’ulivo si recano presso le chiese per farli benedire, dopo la benedizione, gruppi di ragazzi in giro per le strade, bussano ad ogni porta e li offrono in segno di pace. Sempre nella mattinata del giorno delle Palme i Confratelli della Congrega del Carmine, indossano l’abito di rito e si recano in processione a coppia nella chiesa matrice per ricevere il precetto pasquale.

Il Mercoledì Santo è il giorno dei “piatti”, ossia baldacchini di legno dalla base quadrata ornati con fiori, petali uniti a stoffe e grano anemico germogliato al buio durante il periodo di Quaresima, in alto appeso un limone simboleggiante il sole. Tutto il giorno i ragazzi portano in giro questi piccoli capolavori per le strade della città bussando casa per casa per mostrare il loro lavoro in segno di pace e chiedere con la storica formula “cè ti piace lu piattu mia?” ottenendo come compenso beni in natura o poche monete.

Il Giovedì Santo, dopo la Messa solenne detta “In Coena Domini”, inizia il tradizionale pellegrinaggio, lungo un percorso uguale da secoli,  dei pappamusci nei sepolcri. I Pappamusci sono dei pellegrini incappucciati che, in silenzio e salmodiando, camminano lentamente a coppia e scalzi con un lungo camice bianco e cingolo alla vita, mozzetta color panna e con cappello di pellegrino stringendo un bastone in una mano ed il rosario nell’altra. Tradizione e fede si fondono nel mistero del cappuccio bianco ed il tempo è scandito dal lento incedere dei talloni neri di terra ed asfalto. I Pappamusci partono tutti dalla chiesa del Carmine che è depositaria delle divise e dei bastoni. In Piazza Umberto I il loro passaggio è segnalato con note dolenti emesse da due trombe, le stesse note usate la notte per il richiamo dei Confratelli alle adunanze, fatto alle porte delle loro case. Il pellegrinaggio dura sino a notte fonda e riprende il venerdì mattina concludendosi in corrispondenza dell’ora della morte di Cristo.

Il Venerdì Santo è il giorno più mesto. La mattina tre processioni con le rispettive Confraternite si muovono contemporaneamente per attraversare le vie della città e portare la Desolata. La sera, con la presenza delle sette confraternite della città, si svolge l’imponente processione dei Misteri di enorme suggestione. Le statue dei Misteri, ognuna portata sulle spalle dei confratelli di ogni congrega, con la loro plasticità, la bellezza cromatica e la forte carica di drammaticità, esprimono e creano, avanzando lentamente accompagnate da musiche strazianti tra la folla, un’atmosfera di intensissima commozione che avvolge tutto e tutti. Dietro al Cristo sotto la croce, si inseriscono i crociferi, devoti che trascinano per tutto l’itinerario le pesanti croci di legno in anonimato. Il secco e sordo scricchiolare delle travi a croce sull’asfalto è accompagnato dal suono della “trenula” (battola). È un rumore che ti prende, ti trasporta nel tempo senza confini tra passato, presente e futuro.

La domenica di Pasqua, al tramonto, si svolge la processione di Cristo Risorto, ultima della settimana Santa per le vie cittadine a cura dell’Arciconfraternita dell’Immacolata.

Questa mostra chiude una fase di lavoro molto intenso condotta dall’associazione per la promozione della città e della sua cultura. In particolare nel mese di febbraio si è svolto, in collaborazione all’amministrazione comunale della città, l’educational “I luoghi dell’anima”, che ha visto approdare nella nostra terra esponenti di testate giornalistiche nazionali ed internazionali per conoscere e diffondere i riti della Settimana Santa di Francavilla.

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