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Condotta sottomarina Nardò – Abaterusso: “Basta con i facili proclami”

“Quello sottoscritto lo scorso 30 settembre tra Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese, Acquedotto Pugliese e Comune di Nardò in merito alla gestione dei reflui è un accordo di portata storica che ha riportato al centro dell’attenzione gli interessi dei cittadini e di uno dei litorali più belli del Salento.
Un protocollo d’Intesa che, rispetto al progetto iniziale, va nella direzione di una maggiore tutela del territorio e della salute dei cittadini e riuscirà, una volta realizzato, a far uscire le marine neretine dalla situazione di emergenza nella quale versano ora grazie a una serie di interventi importanti e fondamentali: la realizzazione del raddoppio della condotta sottomarina (da 1 a 2 chilometri) che permetterà di togliere il divieto di balneazione ad un chilometro di costa attualmente esistente a Torre Inserraglio; il potenziamento delle piattaforme depurative di Nardò e Porto Cesareo per il trattamento delle acque reflue in modo che rispettino i parametri previsti nella tabella per le aree ambientalmente sensibili; l’affinamento e il riuso per quanto possibile in agricoltura delle acque affinate; la realizzazione dell’infrastruttura portante per portare la fogna nelle marine che vanno da Nardò fino a Torre Squillace; opere di completamento per dotare di acqua e fogna molteplici zone del Comune di Nardò.
Ora, alla luce di un problema che va avanti da troppo tempo e per il quale è giusto e doveroso trovare un’adeguata soluzione, si può dire di tutto.
La verità però è una sola: se non si portano a compimento i lavori, il rischio è quello del commissariamento e di un salto indietro in un baratro dal quale sarebbe difficile uscire.
Alla luce di tutto ciò mi sono subito attivato, in accordo anche con il Sindaco Marcello Risi, l’Amministrazione Comunale e con l’Assessore al ramo Mino Natalizio, per chiedere alla Regione Puglia, attraverso un Ordine del Giorno, di ratificare il Protocollo d’Intesa e sottoscrivere un vero e proprio Accordo di Programma che preveda al suo interno la presenza di una figura tecnica in grado di seguire il cronoprogramma dei lavori e garantire così che tutto il progetto sia portato a compimento nel pieno rispetto delle norme e dei tempi stabiliti. Solo così si potrà garantire l’immediata realizzazione dell’opera.
Invece di lanciare facili proclami e slogan, che si rivelano puntualmente demagogici e improduttivi, sarebbe più opportuno servire la comunità con atti concreti e iniziative attuabili. Questo è il giusto modo di servire la comunità. Il resto sono solo frasi ad effetto mascherate da presunta dialettica politica che non portano a niente”.

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