18 Ott 2012
Congedo: Difendere la provincia di Lecce dal commissariamento è una battaglia di democrazia di tutti i livelli istituzionali senza distinzione di appartenenze politiche.
“Non oso nemmeno pensare a cosa sarebbe successo se il paventato commissariamento di Presidenti di provincia democraticamente eletti dal popolo, fosse stato soltanto immaginato da un “governo politico” e ancora di più dal Governo di centrodestra.
Quella delle province è una questione complessa non confinabile alla perimetrazione dei territori e alla scelta del capoluogo, ma inerente il ruolo, la capacità di interpretare le istanze del territorio e delle comunità, e la loro stessa ragione di esistere. Appunto per questo, intervenire con un commissarimento è una soluzione sbagliata, soprattutto per le province, come quella di Lecce, che rientrando nei requisiti minimi demo-territoriali (2.500 kmq e 350.000 abitanti) previsti proprio dal Governo Monti possono conservare confini e capoluogo.
A riguardo non si può non condividere quanto sostenuto oggi da Alfredo Mantovano nella riunione delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.
Auspicando un confronto ampio e approfondito su un programma di riordino funzionale delle province costruito sui binari dell’attribuzione di competenza secondo coerenti valori dimensionali e di capacità operativa, non è immaginabile subire in silenzio un provvedimento che somiglia ad un commissariamento della democrazia. Serve un impegno corale ed incisivo di tutti i livelli istituzionali senza distinzione di appartenenze politiche, in quella che è una battaglia di democrazia e di buon senso. Siamo, pertanto, tutti al fianco del Presidente Gabellone, della sua Giunta, dell’intero Consiglio provinciale di Lecce.