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Convegno nazionale “Giobbe e la forza del dialogo”

Vissuti, condivisi, rinnegati, sofferti, oggi più che mai presenti, attraverso le tecnologie mediatiche, nella vita di tutti i giorni, quale significato hanno il male e la sofferenza?

Muove da questo interrogativo il convegno nazionale “Giobbe e la forza del dialogo”, promosso dall’Istituto superiore di scienze religiose di Lecce, in collaborazione con prestigiose Istituzioni universitarie e culturali quali l’Università del Salento, la Facoltà teologica pugliese, l’Osservatorio permanente europeo sulla lettura, la casa editrice Milella e il Monastero delle Benedettine di Lecce.

Il convegno si terrà a Lecce nei giorni 23 e 24 settembre 2015 e  vedrà la partecipazione di studiosi  provenienti da Atenei di tutta Italia: l’Università della Tuscia-Viterbo, l’Università di Bari, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università di Siena.

La due giorni di studio intende approfondire la figura del patriarca biblico chiamato ad affrontare grandi patimenti e prove onerose: l’intento è quello di contribuire a tenere alto il dialogo tra teologia, filosofia, letteratura e fede, offrendo contributi scientifici che si snoderanno attorno alla figura di Giobbe e alla sua esperienza di Dio da prospettive differenti.

Motivo ispiratore del convegno è anzitutto, infatti, la particolare attenzione che l’Istituto superiore di scienze religiose di Lecce pone nella promozione della persona nella sua interezza e nelle sue dimensioni sociali e culturali, quale volano per il bene comune; una riflessione fortemente auspicata  dal responsabile scientifico del convegno Carlo Alberto Augieri (Università del Salento) e dal direttore dell’ISSR, monsignor Luigi Manca.

«Nell’attuale società dell’informazione e dell’effimero  – dichiara monsignor Luigi Manca – è importante tornare a dialogare sull’ineludibile interrogativo che da sempre l’uomo si pone di fronte alle sfide del male e della sofferenza, le quali, oggi più che mai attraverso le tecnologie mediatiche, diventano pervasive nella nostra vita quotidiana rimanendo, allo stesso tempo, prive di strumenti di interpretazione personale, culturale e sociale, rendendone quanto mai più dirompenti gli effetti negativi».

«Con questo convegno si vuole approfondire il limite di ogni parola che risponde – commenta Carlo Alberto Augieri – l’inoltre di senso nel voler capire interrogante: dall’epoca in cui Giobbe ha parlato nessun tempo storico ha esaurito l’affacciarsi per questa coscienza di un chiedersi oltrepassante, che si inoltra nel tempo lungo e dentro la forza intensa del dialogo».

I lavori si apriranno mercoledì 23 settembre alle ore 9 presso il Seminario arcivescovile di Lecce. Dopo i saluti di monsignor Domenico D’Ambrosio, arcivescovo metropolita di Lecce, e di Vincenzo Zara, rettore dell’Università del Salento, introdurrà i lavori monsignor Luigi Manca, direttore dell’ISSR di Lecce.

La prima sessione, moderata da Lilia Fiorillo (ISSR di Lecce) ospiterà le relazioni di: Francesca Petrocchi (Università della Tuscia-Viterbo), “Il Poeta in dialogo con giobbe”; Valerio Ugenti (Università del Salento), “Giobbe nella riflessione dei padri della Chiesa”; Giorgio Mancuso (critico e biblista), “Giobbe: dalla parola urlata che domanda a Dio il perché del male al silenzio della contemplazione dell’armonia terribile del creato”.

La seconda sessione, moderata da Francesca Petrocchi, si svolgerà presso il Monastero delle Benedettine di Lecce  a partire dalle ore 15.30 e ospiterà le relazioni di: Augusto Ponzio (professore emerito, Università di Bari), “L’interminabile discorso con l’Altro in Giobbe”; Fabrizio Lelli (Università del Salento), “Giobbe e le modalità del dialogo intellettuale ebraico-cristiano nel Rinascimento”; suor Luciana Miryam Mele (monaca benedettina), “La sapienza del patire”; Susan Petrilli (Università di Bari), “Il dialogo in Giobbe e nel Dostoevskij di Bachtin”; Paolo Leoncini (Università Ca’ Foscari-Venezia), “Giobbe in Giacomo Debenedetti: epica della realtà ed epica dell’esistenza”. Seguirà un momento musicale presso la Basilica di Santa Croce e il reading “Lectura Iob” a cura del Teatro d’Ateneo.

La terza sessione, prevista giovedì 24 settembre presso il Seminario arcivescovile a partire dalle ore 9, sarà moderata da Valerio Ugenti e ospiterà le relazioni di Sebastiano Pinto, in dialogo con Pio Zuppa (Istituto di scienze religiose di Lecce), “Mi metto la mano sulla bocca (Gb 40,4): raccontare Giobbe raccontandosi”; Michele Rak (Università di Siena), “Giobbe tra teatro e pittura barocca”; Giovanni Scarafile (Università del Salento), “Male, individuo, ragion pratica. Giobbe in dialogo con Leibniz”; Carlo Alberto Augieri (Università del Salento), “In disagio con la parola dell’esperienza: l’inquietudine di Giobbe come ricerca della parola originaria”. Le conclusioni saranno affidate a monsignor Luigi Manca e al professor Carlo Alberto Augieri.

L’evento è destinato agli allievi dell’Istituto superiore di scienze religiose, ma è aperto anche ai non iscritti. Sono ancora disponibili circa venti posti; per prenotare la propria partecipazione e per ulteriori informazioni è necessario compilare il form presente sul sito www.issrlecceconvegni.info.

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