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Costruire sostenibile in Puglia”

Presentati nel corso del convegno progetti, prodotti e servizi innovativi di aziende del Distretto pugliese dell’edilizia sostenibile per la tutela dell’ambiente e il risparmio energetico

Richiesti un maggiore impegno ai Comuni nell’attuare la legge regionale sull’Abitare sostenibile e un osservatorio istituzionale per il monitoraggio dei consumi energetici e idrici degli immobili ecosostenibili

Un maggiore impegno ai Comuni pugliesi per far decollare la legge regionale sull’Abitare sostenibile attraverso l’emanazione dei  regolamenti edilizi e un osservatorio istituzionale per monitorare i consumi energetici e idrici negli immobili ecosostenibili di nuova costruzione. Sono queste le principali richieste emerse durante il convegno “Costruire sostenibile in Puglia: opportunità per le imprese, benefici per l’ambiente, vantaggi per i cittadini”, tenutosi questa mattina in Confindustria Bari e BAT. L’incontro, anteprima del Festival dell’Architettura “PugliArch|2012 Slow Architecture”, è stato promosso da Distretto pugliese dell’Edilizia Sostenibile (DES), Istituto Pugliese per il Consumo (IPC) e Legambiente Puglia, col patrocinio dell’Assessorato alla Qualità del territorio della Regione Puglia, di Ance Bari e BAT, Ance Puglia e degli ordini degli ingegneri e degli architetti della provincia di Bari. Nel corso del convegno sono intervenute alcune aziende del Distretto che hanno presentato servizi e prodotti innovativi in termini di rispetto dell’ambiente: la DFV di Surano (LE) ha presentato dei sistemi per la realizzazione di serramenti isolanti in alluminio a taglio termico e in alluminio-legno;  il Gruppo Stolfa Edilizia di Capurso (BA) ha illustrato le caratteristiche di alcuni edifici di classe energetica A+, realizzati a Capurso in grado di  ridurre  il consumo energetico mediamente dell’80%; la Master di Conversano (BA) ha presentato MasterLab, centro di ricerca e progettazione, che supporta progettisti e aziende edili nella scelta delle configurazioni dei serramenti più performanti in termini di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua, resistenza al carico del vento, risparmio energetico e sostenibilità dei materiali.  Lo Studio Interplan – Servizi di Ingegneria di Francavilla Fontana (BR) ha illustrato i suoi principali progetti di edilizia sostenibile, tra cui alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica e il recupero di spazi pubblici nel brindisino mentre la Vibrotek di Faggiano (TA) ha presentato, nell’ambito del “Programma ECOPOLIS – Vivere città ecosostenibili”, il sistema di eco-pavimentazioni creato per ridurre l’impatto sul sistema ecologico degli spazi urbani. «La crescente attenzione alla tutela della salute e dell’ambiente – ha spiegato Michele Laforgia,  vice presidente del distretto pugliese dell’edilizia sostenibile – unitamente alle necessità di risparmio energetico, ha portato negli ultimi anni allo sviluppo dell’edilizia sostenibile, una logica costruttiva che predilige peraltro l’utilizzo di materiali che hanno un impatto minimo sull’ambiente. La Regione Puglia con l’assessore Barbanente ha varato nel giugno 2008 un’ottima legge sull’Abitare sostenibile che, però, non sta conseguendo i risultati sperati in termini di realizzazioni concrete, perché in molti casi i Comuni non hanno dato seguito alla legge con delibere attuative per recepire gli incentivi previsti».  «Il DES  – ha aggiunto Nicola Di Donna, segretario del distretto pugliese dell’edilizia sostenibile – nei primi due anni di attività, ha diffuso un nuovo modo di costruire sostenibile, creando sinergie con l’ANCI regionale e la Regione Puglia al fine di assistere i comuni del territorio nello sviluppo di progetti in grado di intercettare risorse comunitarie destinate a interventi per l’efficientamento energetico da realizzarsi negli edifici pubblici dei 248 comuni aderenti all’associazione». «Proponiamo – ha aggiunto Francesco Diciollo, presidente dell’IPC –  la creazione di un osservatorio che coinvolga la Regione Puglia e le organizzazioni regionali di Istituto per il Consumo, Ance, Anci, Legambiente e Confedilizia e che, grazie alla collaborazione degli associati alle nostre 15 associazioni di consumatori, monitori i consumi energetici e idrici degli immobili ecosostenibili. Si potrebbero così fornire dati obiettivi ai cittadini interessati all’acquisto valorizzando l’attività di quelle  imprese di costruzioni impegnate in questo genere di edilizia ».  La sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici – hanno concluso Edoardo Zanchini e Francesco Tarantini, rispettivamente vicepresidente di Legambiente e presidente Legambiente Puglia – sono la sfida che la Puglia ha di fronte per ripensare il proprio patrimonio edilizio. E’ una strada obbligata per rilanciare il settore edilizio facendolo uscire dalla crisi e, al contempo, aiutare le famiglie a ridurre la spesa in bolletta, migliorando la vivibilità degli edifici. Per riuscirci occorre definire una prospettiva chiara di regole, incentivi e controlli».

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